Il cippo del Re Umberto II a Tuscania non ha più la testa. Rubata, divelta, rimossa? Ad oggi la domanda è ancora senza una risposta ufficiale. A pochi passi dal cippo del Re, nella chiesa di San Marco e quasi contemporaneamente, è stato sottratto a Sant’Antonio il bambinello che teneva in una mano.
Due furti? Oppure due atti vandalici considerato il valore irrisorio dei beni sottratti. Su entrambe le circostanze stanno indagando le forze dell’ordine. La titolazione dell’allora parco delle Casacce, era il 1994, al Re Umberto II, l’ultimo della dinastia dei Savoia, fece divampare forti polemiche che superarono i confini di Tuscania, con interrogazioni al Prefetto di Viterbo e prese di posizione di personaggi della politica nazionale come Borghezio che intese dichiarare: “Sarò presente domani mattina, 25 settembre, alla cerimonia che si svolgerà a Tuscania per l'intitolazione di un parco cittadino ad Umberto II di Savoia, voluta dalla cittadinanza con coraggiosa, autonoma deliberazione del suo Consiglio Comunale”.
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