NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

mercoledì 25 agosto 2021

I Savoia e la numismatica, non solo Vittorio Emanuele III

 Di Cronaca Numismatica -23 Agosto 2021163



Inizia già nel XVI secolo la “passione dinastica” dei Savoia per monete e medaglie che culminerà nella Collezione reale e nel Corpus Nummorum Italicorum

Emanuele Filiberto, duca di Savoia e primo nella dinastia a mostrare "simpatia" per la numismatica e la medaglistica come forme di collezionismo

Emanuele Filiberto, duca di Savoia e primo nella dinastia a mostrare “simpatia” per la numismatica e la medaglistica come forme di collezionismo

di Antonio Castellani

Non tutti sanno che il duca Emanuele Filiberto di Savoia (1528-1580), in occasione della costruzione della cittadella di Vercelli, il 25 dicembre 1560, stabilì che sarebbero state di sua proprietà “tutte le trove che si faranno di medaglie d’oro e d’argento o d’altro metallo, come vasi di terra e marmi et ogni altra antiquaglia”.

Una pratica comune, fra principi e regnanti del tempo, ma non si creda che il duca – passato alla storia con l’appellativo di “Testa di ferro” – decise di far ciò solo per accaparrarsi tesori e antichità. Contemporaneamente, infatti, il duca ordinò che si iniziasse una sistematica raccolta di monete e di medaglie antiche.

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