NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

mercoledì 1 febbraio 2017

Sarà come nuovo l’appartamento del Re a Stupinigi

TORINO, RESTAURO COMPLETO ENTRO GIUGNO PER L’OPERA DI JUVARRA

di Francesca Grego

Torino - È una gemma incastonata nel gioiello della Palazzina di Caccia di Stupinigi l’Appartamento del Re, realizzato per Carlo Emanuele III di Savoia negli anni Trenta del Settecento e rimodernato già nella seconda metà del secolo per volere di Vittorio Amedeo III. Un tripudio di lacche, ori, dipinti, porcellane, stucchi, specchi, radiche, che giocano con le forme e con la luce.

In quattro mesi un intervento di restauro a 360 gradi riporterà ai fasti originari la camera da letto, l’anticamera, il salotto, la piccola galleria e il gabinetto da toletta riservati ai sovrani sabaudi che si recavano a caccia o in cerca di relax nella tenuta a Sud Ovest di Torino, oggi parco naturale.


L’operazione interesserà tutto il complesso apparato decorativo fisso degli ambienti rococò progettati da Filippo Juvarra e Giovanni Tommaso Prunotto, che nella Real Fabrica riunirono i migliori artisti del tempo: dagli arredi alle boiserie, dai dipinti murali alle sovrapporte istoriate, per arrivare a serramenti, camini e al seminato alla veneziana dei pavimenti. In particolare, a partire da giugno saranno visibili in tutta la loro magnificenza gli affreschi dei miti di Diana di Michele Antonio Milocco, il pregaddio del celebre ebanista Pietro Piffetti, le decorazioni a grottesche con intrecci vegetali, figure cinesi e putti di Giovanni Francesco Fariano e i trompe-l’oeil di Pietro Antonio Pozzo.  

[...]

Nessun commento:

Posta un commento