NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

martedì 21 febbraio 2017

Ma hanno ancora senso le monarchie?

IL BUONO E IL CATTIVO - Un tema di attualità e due punti di vista a confronto. Paolo Conti giornalista del Corriere della Sera e Tommaso Labate giornalista e conduttore tv. Voi da che parte state? Ditecelo su Facebook




[...] Sono simboli trans-generazionali e rigorosamente non maschilisti, ovvero due vantaggi. Significano che la monarchia, sottratta ai duelli politici quotidiani sempre più angosciosi (e anche pericolosi), resta una certezza non solo simbolica nel tempestoso oceano della contemporaneità. In nessuno di questi Paesi ferve un forte movimento anti-monarchico. Il che significa che la formula funziona ancora. [...]











[...] Eppure, nel momento in cui la democrazia vive una delle sue epoche più critiche, la monarchia non sembra la migliore stampella per sorreggerla. Ve l’immaginate la minoranza rumorosa, che critica e combatte chiunque detiene una posizione di potere in nome di una sempre presunta violazione delle regole meritocratiche, sottostare a un regnante che sta lì proprio perché “figlio di”? Senza considerare che ci sono re e re. E non tutti sono la regina Elisabetta. [...]



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