di Enrico Zuccaro
da www.ciociariaoggi.it
Abbiamo ricostruito i giorni che videro il nostro esercito soccombere. Ma quella battaglia fu anche e soprattutto l'inizio della "resurrezione" di tutto il Paese

Quel giorno Vittorio Emanuele III, cui non faceva difetto la cultura, fu all'altezza delle migliori tradizioni di Casa Savoia. Senza avvalersi di interprete parlò in inglese, traducendo poi in francese, alle delegazioni presenti, comunicando l'avvenuta sostituzione di Cadorna con il generale Armando Diaz. Il sovrano fece una panoramica delle cause della sconfitta, includendovi la stanchezza del soldato italiano, passando però sotto silenzio la circostanza della preventiva conoscenza dei piani offensivi nemici da parte di Cadorna e sottoposti. Alla fine del suo intervento Vittorio Emanuele tradusse il detto secondo cui «in guerra si va con bastone per darle e con un sacco per prenderle», in ciò schematizzando il prima e dopo Caporetto e suscitando l'ilarità dei presenti. In una parola il Re convinse tutti, specie gli inglesi più diffidenti dei vicini d'Oltralpe.
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