NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

lunedì 14 agosto 2017

L‘ottantesimo genetliaco di Re Simeone II di Bulgaria

Non è  la  prima  volta, e  non sarà nemmeno l’ultima, in  cui  sottolineeremo positivamente l’atteggiamento delle Poste  di altri  paesi, retti  in regime  repubblicano, nei confronti  di  anniversari riguardanti  Sovrani o  altre personalità delle Case  Reali  che avevano  regnato  in  quei   paesi prima  del cambio  istituzionale.

La Serbia ha ricordato  l’anniversario  della nascita  del  Re  Alessandro, il Montenegro  la Principessa  Elena divenuta  poi  Regina d’Italia, l'Austria ha commemorato nel 2014 il centenario dell’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando e, nel  2016, quello  della  morte dell'Imperatore  Francesco  Giuseppe;  la  Francia, infine, ha dedicato una emissione a Gioacchino Murat, Maresciallo dell’Impero napoleonico  ed  anche  Re  di  Napoli, nel  duecentocinquantesimo  della nascita.

Senza  dubbio  le  Poste  bulgare  si  sono  dimostrate  tra  le  più  rispettose della storia nazionale e della Dinastia  che  i comunisti, impadronitisi del potere totalitario con la forza delle armi sovietiche, avevano  estromesso  nel  1946, costringendo  all’esilio  il  giovane  Re con  la  madre, la  Regina Giovanna, quartogenita  del  Re  Vittorio  Emanuele  III  e dunque sorella del Re Umberto II.

Per  il  centenario, nel 2008, della completa indipendenza bulgara dall'Impero Ottomano e della Costituzione del
Regno, le  Poste  bulgare infatti emisero  uno  splendido  francobollo, inserito  in  un ancor  più  bello foglietto, con  l’effigie  del  Re Ferdinando I che, nei suoi tre decenni al vertice dello Stato, ha creato, anche urbanisticamente, la Bulgaria moderna.  Le stesse Poste nel 2013 emisero uno splendido francobollo dedicato, nel 70mo anniversario della morte, all'amato Re Boris III scomparso prematuramente nel 1943.

Ed ora ecco il francobollo per onorare gli 80 anni di Re Simeone II (16 giugno 2017) che, rientrato in Patria nel 1996 dopo mezzo secolo di esilio, si è messo al servizio del suo popolo e, dopo essere stato eletto Primo Ministro, con la sua autorevolezza e credibilità internazionale, superando gli enormi problemi ereditati dalla dittatura, è stato l'artefice dell'ingresso del paese nella Unione Europea  - ingresso da lui firmato nel 2005 -  che ha rappresentato il definitivo ritorno della Bulgaria nella Europa libera e democratica.

Questo francobollo, così significativo, è stampato  in  un  foglietto e reca  il  ritratto  del  Re  unito  in coppia  con   una  vignetta  dove  appare  il  padre, Re  Boris,  che  si  affaccia  da  una  locomotiva, immagine particolare perché  ricorda  una  passione  di  questo  Sovrano  per  la  guida  dei  treni.  Esso è senz'altro  un  ulteriore  omaggio delle  Poste  bulgare  ai  due  Re e rievoca ai bulgari la  cara memoria di  Re  Boris  che il regime comunista, come da sue consuetudini di stravolgimento e nascondimento della storia, aveva cercato di obliare a chi, per motivi anagrafici, non lo  aveva  mai  conosciuto, come  è anche tuttora sconosciuto   il  luogo  in  cui  il regime seppellì la Salma, ad eccezione  del  cuore nascosto dai Monaci ortodossi e conservato, in  una  teca, nel  celebre  e meraviglioso Monastero  di Rjla dove nel 2002 si recò in preghiera il Santo Papa Giovanni Paolo II.


Domenico  Giglio

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