NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

mercoledì 12 luglio 2017

In merito alla legge liberticida


La proposta dell’”onorevole” Fiano, nel 2017, a 95 anni dalla Marcia su Roma, a 72 anni dalla fine della guerra civile, a 71 anni dalla repubblica, dopo una disposizione transitoria del 1948, che non transita neanche un po’, dopo una legge Scelba del 1952, creata per chiudere la bocca all’allora MSI che prendeva voti ed amministrava città nel meridione, la legge Mancino del 1993 è cosa che lascia sgomenti.

Come se 70 e più anni non fossero passati, come se la Nazione fosse uscita ieri dalla guerra, come se la democrazia italiana avesse sempre bisogno di una qualsiasi limitazione per sentirsi tale.
E la costituzione, la "più bella del mondo", che garantisce diritti, si fonda sul lavoro, tutela il paesaggio, garantisce la libertà di pensiero, di associazione, di stampa, di parola e compagnia bella cantando sempre più viene smentita da quelli che se ne fanno ottusi custodi (bidelli, senza offesa per i bidelli) negando la libertà non a coloro che non l’hanno voluta, neanche ai loro figli ma ai loro nipoti.
Io, questa volta parlo al singolare, non ci sto. Queste leggi liberticide erano già mostruose, in punta di diritto, 70 anni fa. Ancora più lo sono adesso che ipotetici combattenti dell’una e dell’altra parte sono passati quasi tutti a miglior vita. E rendendo vano il loro sacrificio tramandano non voglia di pacificazione, la stessa che voleva Re Umberto II, ma eterna sconfitta, eterno ludibrio, eterno castigo per i vinti di allora e di chi in qualche modo ne riprende alcune idee.
Queste norme illiberali, come illiberale fu la disposizione di transitoria che fece morire in esilio ben tre Sovrani d’Italia, ( per la Regina Maria José il vincolo era venuto meno in quanto vedova e non consorte, motivazione non ritenuta valida per l’immensa Regina Elena) e tenne i membri di Casa Savoia in esilio per 56 anni, sono il frutto diretto della sporca coscienza repubblicana per mille motivi:

-1 basti citare Churchill il quale si meravigliava, lui che aveva avuto simpatie per Mussolini, come da 45 milioni di fascisti e altrettanti 45 milioni di antifascisti pur non vedendo lui 90 milioni di italiani.
-2 i “fascisti” (uso le virgolette perché non può essere, a meno di una patologia psichiatrica, che un fascista di adesso sia lo stesso del 1922 o del 1945 ) attuali sono il pretesto per certo mondo politico per auto accreditarsi come unici legittimi titolari di un potere sedicente democratico che invece è nato orbo guardando solo al Centro e alla Sinistra ignorando volutamente che vi fosse una Destra, anche quella non  fascista che magari aveva combattuto anch’essa nella Resistenza.
-3 l’autoreferenzialità della sinistra che vuole limitare le libere opinioni di ciascuno in merito ad un fenomeno storico che ormai è consegnato alla storia è assolutamente indecente. I comunisti, nonni e bisnonni della sinistra attuale, furono tra le prime cause della “reazione” che divenne fascista alle loro occupazioni, alla loro violenza, alle offese fatte ai Combattenti della Grande Guerra e alle loro Bandiere. Se avessero vinto nel 1922 loro avrebbero fatto rimpiangere con calde lacrime la violenza dei fascisti. I comunisti spatriati in URSS dove si vantarono di valere mille volte di più come cittadini sovietici che come miserabili mandolinisti italiani, assistettero vigliacchi ed impassibili allo sterminio sistematico dei loro compagni che non si erano perfettamente allineati a Stalin e tornarono, dopo essersi augurata la morte dei soldati italiani prigionieri in URSS, a compiere decine di altri stragi non soltanto ai danni dei fascisti sconfitti, ma anche a danno di partigiani non comunisti, di chi nelle loro zone professava la Fede Cattolica o era rimasto anticomunista.
Queste persone e chi se ne fa erede non hanno alcun titolo per dare patenti di legittimità a nessuno e non hanno il diritto di mandare in galera chi le avversa.
Siamo profondamente convinti che in democrazia l’unica legittimità rappresentativa è data dal fatto di avere voti dalla gente ed è proprio questo che gli esponenti del PD tentano di impedire dopo essere riusciti, per via giudiziaria ad impedire a Berlusconi di esercitare il potere che il popolo italiano gli aveva delegato.

Dopo 4 anni di continue idiozie, di figuracce inenarrabili, di auto vendute su ebay come spot ed aerei da centinaia di milioni di euro comprati per godersi di un momento di gloria mentre gli italiani sono alla fame, di spot buonisti senza un barlume di buon senso in cui si è fatto credere a centinaia di migliaia di africani, quasi tutti maschi, che il nostro paese, piegato dalla crisi, svenduto a francesi, tedeschi e cinesi, fosse in grado di garantire loro un futuro… dopo un tentativo goffo di riformare in peggio una costituzione già inadeguata, dopo aver eletto presidente della Camera dei deputati una persona insufficiente a se stessa, ossessionata perfino dall’esistenza del Foro Italico che vorrebbe smantellare che non perde occasione per lezioncine stridule senza capo né coda, che sentenziava autorevole che le case dovessero andare prima a Rom e migranti piuttosto che a chi è italiano da sempre… dopo aver messo una con la terza media al posto che fu di Giovanni Gentile… mentre stanno facendo un tentativo di cambiare per sempre la faccia all’Italia introducendo uno jus soli estraneo alla nostra cultura, al nostro buon senso, ai nostri interessi… che ancora non ha fatto sgombrare dopo qyuasi un anno le macerie dal centro Italia terremotato...ebbene ancora provano a dettare le regole.
Questa sinistra che governa, non dimentichiamolo, grazie a gente che ha tradito il proprio mandato elettorale, tenta di dirci cosa è giusto e cosa no, tenta di farci credere che non le loro follie pagate dagli italiani ma un accendino o una bottiglia di vino con su la faccia di Mussolini sono i veri pericoli della democrazia. Per cui esprimere un parere in qualche modo favorevole al fascismo, sul web può costare la galera da 6 mesi fino a due anni.

Ebbene no. Non riconosciamo a questa sinistra nessuna autorevolezza per imporre il suo pensiero a nessuno. Essere o non essere fascisti o antifascisti non riveste alcuna importanza. Gli italiani sono ben più maturi di questi improvvisati e approssimativi governanti che stanno conducendo l’Italia nel baratro.

E alzare il braccio in un saluto romano non può essere più grave che devastare città come fanno spesso gli emuli di chi vuole dettare legge.

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