NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

mercoledì 26 giugno 2013

IL SENSO DEL RIDICOLO

dell'Ing. Domenico Giglio

“Liberiamo  Roma“, ”Roma  è  stata  liberata“:  siamo  nel  1944  o  nel   2013 ? Io  penserei  al  1944, quando  Roma  è  stata  liberata  dopo  i  nove  mesi  dell’occupazione  tedesca  con  le  perquisizioni, le deportazioni , le  retate, le  fucilazioni  e  le  stragi, perpetrate  dalle  S.S.  naziste. Invece  queste  frasi  sono  del  2013  ed  hanno  fatto  parte  della  campagna  elettorale  del   candidato  Sindaco  della  sinistra  e  si  riferivano  ai  5  anni  dell’amministrazione  Alemanno.

Ora  io  ho  vissuto  a  Roma  tutti  questi  anni  e  non  mi  sono  mai  sentito  prigioniero  se  non  in  occasione  di  assembramenti,  sit-in, manifestazioni , comizi , marce  organizzate  dal  sindacato  di  sinistra, o  da  partiti  sempre  di  sinistra  o  dalla  sinistra  extraparlamentare   quando  polizia  e  carabinieri  hanno  dovuto  bloccare  strade, dirottare  il  traffico  degli  effettivi  lavoratori  romani,intendendo  per tali  l’operaio, il  commerciante, l’impiegato  e   il  professionista  o  fronteggiare  attacchi  se  non  addirittura  sommosse.

In  questo  stesso   periodo  non  ho  sentito  il  passo  cadenzato  di  truppe,  né  visto  cannoni  e  carri  armati , né  posti  di  blocco  se  non  per  i  controlli  della  polizia  stradale, ma  forse  ero  sordo  o  cieco.  Perciò  parlare  di  “liberazione”  , paragonando  Alemanno, a  suo  tempo  elettoralmente  eletto  da  una  larga  maggioranza  di  romani, accorsi  a  votare  in  un  numero  molto  superiore  a  quello  registrato  il  26  maggio  ed  il  9  giugno, ad  un  “gauleiter”  è  ridicolo, se  non  offensivo, ma  la  cosa  non  deve  stupirci  perché  la  tipologia  della  propaganda  di  sinistra  è  sempre  stata  improntata  alla  esagerazione, od  al  ricatto  od  all’invenzione, esempi  tipici  “O  la  repubblica  o  il  caos “( Nenni  all’epoca  del  referendum), ”le  forze  oscure  della  reazione  in  agguato” ( !!!,sempre  nel  1946  e  seguenti),  “Il  generale  Peste” (riferendosi  al  comandante  americano  delle  Forze  della  Nato  in  Europa), senza  mai  un  filo  di  umorismo  anche  nella  satira ,eredità  storica  dei  loro  vecchi  giornali  satirici, pesanti  e  volgari  nelle  battute  e  nelle  vignette, di  cui  il  famoso  “Asino”  di  Podrecca   fu  l’esempio  più  tipico.

In  ogni  caso  siamo  stati  “liberati”  e  vediamo  subito   come  il  “liberatore”  inizi  la  sua  attività  con  un  divieto  della  circolazione  automobilistica  in  Via  dei  Fori  Imperiali  a  partire  dal  15   agosto  prossimo, provvedimento  di  cui  tutti  i   romani  votanti  e  non  votanti  sentivano  l’impellente  necessità ,mentre  le  buche  nelle  strade, la  raccolta  e  lo  smaltimento  delle  immondizie, il  (dis)servizio  pubblico  possono  logicamente  aspettare ! Ora  il  discorso  sulle  pedonalizzazioni  è  un  discorso  da  tecnici  del  traffico ,in  quanto  le  stesse  possono  riuscire  quando  non  strangolano  il  traffico  veicolare ,che  non  è  né  di  destra, né  di  sinistra, ma  di  centinaia  di  migliaia  di romani  di  tutte  le  opinioni  politiche, se    continua  a  svolgersi  ai  suoi  margini, come  nel  caso  della  Piazza  di  San  Lorenzo  in  Lucina, dove  appunto  la  pedonalizzazione  è  ottimamente  riuscita, di  Piazza  San  Silvestro, riuscita  meno  bene, così  pure  di  Piazza  del  Popolo  e  della  zona  tra  il  Colosseo  e  l’arco  di  Costantino, nonché  della  chiusura  della  vecchia  via  del  Carcere  Tulliano.

Il  flusso  veicolare  è  infatti  molto  simile   all’acqua : bloccata  o  crea  un  invaso  od  esonda, ma  per  il  traffico  questo  non  è  possibile,  o  cerca  e  trova  altre  strade  ed  altri  sbocchi, aumentando  la  portata  di  corsi  d’acqua  preesistenti  e  creandosi  una  via  nuova , il  che  anche  qui  è  possibile  per  l’acqua, ma  lo  è  molto  meno  o  addirittura  impossibile  per  il  traffico  in  una  città  già  intensamente  costruita  ed  abitata  come  Roma, se  non  con  sventramenti  massicci  come  quelli  effettuati  a  suo  tempo  per  realizzare   proprio  la  via  dei  Fori  Imperiali  e  per  Via  della  Conciliazione, con  l’abbattimento  della  famosa  spina  dei  Borghi , oggi  irrealizzabili  per  l’assoluta  mancanza  di  spazi. La  chiusura  proposta  saturerà  quindi  oltre  ogni  limite  strade  come  Via  del  Teatro  di  Marcello, Via Petroselli , Via  degli  Annibaldi, cambiandone  il  senso  di  marcia  e  lascerà  un  enorme  senso  di  vuoto  nel   tratto  della  Via  dei  Fori  dal  momento  che  per  i  turisti, gli  unici  a  percorrerla, sono  più  che  sufficienti  i  normali  ampi  marciapiedi  esistenti. Se  poi  il  divieto  sarà  parziale  e  vi  transiteranno  i  mezzi  pubblici, avremo  la  conferma  di  un  atteggiamento  politico  contro  gli  automobilisti  privati  che  ripetiamo  non  girano  per  turismo, ma  per  lavoro, forse  che  gli  elettori  del  nuovo  Sindaco  non  hanno  anche  loro  un’automobile  od  un  motorino ?


Domenico  Giglio – dottore  in  ingegneria  civile -

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