NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

giovedì 26 febbraio 2015

La repubblica, la sua magistratura e la persecuzione a Casa Savoia



Come linea "editoriale" abbiamo sempre scelto di occuparci di storia, di politica e di tralasciare le cronache, checché riguardanti i Principi di Casa Savoia.

Questa volta va fatta una doverosa eccezione innanzitutto per condividere la gioia, una volta tanto, che la vicenda dell'arresto del Principe Vittorio Emanuele si sia risolta in quello che a tutti quelli dotati di un minimo di buon senso parve da subito: un flop.

In secondo luogo per censurare le follie giudiziarie di alcuni magistrati "primedonne" che mettono gli innocenti in galera, condannano i Carabinieri che arrestano "violentemente" spacciatori di droga che non volevano farsi arrestare, che indagano per "eccesso" di legittima difesa chi trova alle tre di notte in casa sua uno sconosciuto armato e gli procura danni che mai avrebbe potuto ricevere se fosse anch'egli stato nel suo letto a dormire.

Gli innocenti in galera, la loro reputazione nella polvere e i criminali di una criminalità diffusa in giro a delinquere.

La magistratura repubblicana, figlia della magistratura di Togliatti, si dimostra sovvertitrice di ogni elementare buon senso, punisce i cittadini e premia l'illegalità.

Plaudiamo al gesto del Principe di donare ad un ente specializzato nella difesa dei cittadini vittime della "giustizia" i 40.000 euro di risarcimento per l'ingiusta detenzione, che verranno pagati dalla collettività nel nome della quale certi pubblici ministeri agiscono così male e non dai pubblici ministeri responsabili delle offese arrecate alla Giustizia, quella vera.

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