NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

giovedì 14 aprile 2011

Kate e William, i Savoia restano a casa


Vittorio Emanuele e Carlo di Borbone (a destra)

Non invitati: cedono il passo ai Borbone

Nessuno vuole Vittorio Emanuele e Amedeo d'Aosta dopo la scazzottata spagnola del 2004. Ride Carlo di Borbone

NAPOLI - Tra i due litiganti il terzo gode, avrà una traduzione nota anche ai reali inglesi il classico adagio tutto italiano. Lo certifica il depennamento dei Savoia dalla lista degli invitati al matrimonio del secolo, quello di William d'Inghilterra e Kate Middleton. Non ci saranno infatti né Vittorio Emanuele né Amedeo d’Aosta, impegnati da anni in una astiosa contesa fatta di cavilli e araldica per il riconoscimento del capo del casato, mentre ci sarà Carlo di Borbone, erede del regno delle Due Sicilie. Indietro Savoia e avanti Borbone dunque, come nota Novella2000 che rivela il gossip reale.

AVANTI BORBONE - Sull'esclusione eccellente avrebbe pesato proprio la lotta intestina in casa Savoia e un precedente certo non incoraggiante. Nel 2004, l'ultima volta che Amedeo e Vittorio Emanuele parteciparono insieme a un matrimonio reale, durante il banchetto di nozze del principe Felipe di Spagna, Vittorio sferrò un pugno al cugino Amedeo mandandolo al tappeto. Così, nonostante Amedeo sia per discendenza cugino in seconda di Carlo d’Inghilterra, sia lui che Vittorio Emanuele cederanno il passo, almeno questa volta ai Borbone. Una bocciatura che ha un sapore ancora più amaro nell'anno dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia sancita con il regno di Vittorio Emanuele II di Savoia.

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