NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

venerdì 5 giugno 2015

Addio a Boschiero, leader monarchico

Votato al servizio di casa Savoia era l’uomo di fiducia di Umberto II Lottò per la fine dell’esilio. Nel 1966 fece volare Vittorio Emanuele su Napoli

È morto Sergio Boschiero, il «monarchico galantuomo». Si è spento all’età di 79 anni, dopo una breve malattia, nella cittadina dove viveva, Colleferro, in provincia di Roma. Non era laziale di nascita, il leader dei monarchici italiani. Era nato nel 1936 a Breganze, in provincia di Vicenza, ma si era trasferito a Roma negli anni ’60 per volontà del Re Umberto II di Savoia, che lo nominò rappresentante ufficiale dei Monarchici italiani. Per dieci anni, dal 1962 al ’72, è stato segretario nazionale del Fronte monarchico giovanile, e subito dopo, fino al 1984, segretario nazionale dell’Unione monarchica italiana, la più antica organizzazione monarchica italiana. Ruolo che ha assunto successivamente dal 2001 al 2012. La notizia della sua morte è stata data dall’attuale segretario dell’Umi, Davide Colombo. «Chiniamo le abbrunate bandiere del Regno in ricordo di colui che ha dedicato un’intera vita alla causa monarchica» è scritto, in segno d’addio, sul sito dei monarchici italiani. Boschiero è stato commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia e poi Cavaliere di Gran Croce del Sacro militare ordine Costantino di San Giorgio. Era un gentiluomo, Boschiero, amava la sua Patria ed è stato il protagonista delle più importanti battaglie monarchiche dal dopoguerra, come ad esempio le lotte contro l’esilio dei Savoia. Quando la Regina Maria Josè è morta, Boschiero ha chiesto che fosse seppellita al Pantheon, dove c’è la tomba di Umberto II e dove sono sepolti gli altri Re di casa Savoia periti in esilio. Boschiero è stato anche artefice della contestazione dell’articolo 139 della Costituzione, che rende non revisionabile la forma repubblicana dell’Italia. Nel 1966 ha compiuto un gesto che rimarrà memorabile: il volo di Vittorio Emanuele, allora in esilio, su Napoli.

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http://www.iltempo.it/cronache/2015/06/05/addio-a-boschiero-leader-monarchico-1.1422739

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