Pubblichiamo la lettera che il dr. Ing. Domenico Giglio ci ha inviato a proposito del nostro editoriale di domenica 24 Maggio
Per riempire alcuni vuoti delle vs cognizioni storiche vi ricordo che Carlo Alberto ed i suoi due figli Vittorio Emanuele e Ferdinando parteciparono in prima linea alla prima guerra d'indipendenza e Ferdinando ebbe anche una ferita. Vittorio Emanuele II fu in prima linea nella seconda guerra d'indipendenza, vedi San Martino e gli zuavi francesi che lo proclamano loro caporale d'onore . I suoi due figli Umberto ed Amedeo, troppo giovani per partecipare nel 1859, partecipano entrambi nel 1866 alla terza guerra d'indipendenza. Quanto alla guerra 1915-1918, oltre al Re,Vittorio Emanuele III, che si trasferì al fronte per tutta la durata del conflitto, TUTTI i principi di Casa Savoia parteciparono alla stessa cominciando da Emanuele Filiberto, duca d'Aosta, Vittorio Emanuele, conte di Torino, Luigi , duca degli Abruzzi ed i giovani Amedeo ed Ajmone figli del duca d'Aosta, ed i figli del duca di Genova. Il principe Umberto, erede al trono, essendo nato nel 1904 non poté logicamente prendere parte. Per meglio chiarire vi mando anche un mio articolo.
dr. ing. Domenico Giglio
Egregio Ingegnere,
avremmo pubblicato volentieri il suo articolo, ma 49.204 caratteri (vale a dire poco meno di trenta cartelle) sono il capitolo di un libro e, francamente, nessun giornale e, men che meno un giornale online, può ospitare un testo così lungo. Che i re e i principi di casa Savoia abbiano vestito l'uniforme non vi sono dubbi; qualche perplessità sulle loro doti di condottieri e di leader preoccupati del bene del proprio popolo è stata sollevata, non da noi, semplici cronisti (che però qualche libro di storia abbiamo letto), ma da diversi storici di professione.
Per stare agli avvenimenti più recenti, che dire della fuga da Roma il 9 Settembre 1943 di Vittorio Emanuele III insieme alla famiglia reale e al generale Badoglio? L'intero popolo italiano e il suo esercito furono abbandonati a sé stessi con tutto ciò che ne sarebbe derivato in seguito.
Di grande dignità fu invece il comportamento di suo figlio, Umberto II di Savoia, che accettò il risultato del referendum Repubblica-Monarchia, esiliandosi a Oporto in Portogallo senza recriminazioni.
Di tutt'altra natura si mostrò invece la famiglia reale inglese, i Windsor, a cominciare dalla regina Elisabetta e da sua sorella, le quali, durante tutto il Secondo conflitto mondiale con i loro genitori, parenti e affini, rimasero a Londra sotto le bombe per animare lo spirito di resistenza del popolo inglese.
Non a caso re Faruq I d'Egitto presagì che nel XXI secolo sarebbero rimasti solo quattro re: quello di cuori, di fiori, di picche, di quadri e una regina, quella d'Inghilterra.
Aldilà dei diversi punti di vista su casa Savoia la ringraziamo di averci scritto augurandoci che continui a seguirci con la stessa attenzione.
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