NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

sabato 14 maggio 2011

Neanche un voto alla Lega

E' giunta l'ora. Dodici milioni di italiani andranno al voto. Molti di questi, tra i quali lo scrivente, troverà sulla scheda il simbolo di quelli, gli unici, che hanno disertato le celebrazioni del 150 anniversario dell'Unità d'Italia o della fondazione del Regno che dirsi voglia. 
Altre volte in nome del "sono i meno peggio" ho dato, obtorto collo, il voto ad un sindaco ed ad un presidente di regione leghista.
Stavolta no. Mi produrrò per la prima volta nell'esercizio del voto disgiunto votando chi dico io al consiglio comunale e scegliendo come candidato a sindaco il più sfigato di tutti.
Perché non pensino di farmi credere che è il federalismo quello che vogliono.
Altri paesi federali, gli Usa, la Svizzera, la Germania non abiurano l'unità della nazione per il federalismo. Anzi il federalismo è il mezzo per tenere insieme realtà diverse e peculiari.
Il motto degli USA è "E pluribus unum". Da tanti uno. 
Nulla di tutto ciò ritrovo nel programma della Lega. Non una parola spesa per riconoscere la validità della Unità della Patria. 
Solo la guerriglia che è arrivata fino al punto di cercare di togliere un giorno di ferie ai dipendenti comunali per il giorno di festa del 17 Marzo.

E come ho già detto il 17 Marzo IO NON LI VOTO MAI PIU'!
E, per il poco che posso, invito quanti si trovassero a leggere questo blog a seguire il mio esempio.
E' un problema di coscienza.

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