NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

venerdì 8 settembre 2023

Un Convegno Nazionale di Studi dedicato alla monumentale opera numismatica di Re Vittorio Emanuele III nel 75° anniversario della sua scomparsa



L’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon il prossimo 12 novembre celebrerà il 75° anniversario della morte di Re Vittorio Emanuele III dedicando un Convegno di Studi alla sua straordinaria opera numismatica. Eminenti studiosi, accademici, autorità e i vertici dell’Istituto si sono dati appuntamento per l'importante simposio scientifico in un suggestivo complesso monastico del XV secolo a Conversano in provincia di Bari.

La Delegazione Provinciale di Bari in collaborazione con l’Ispettorato per la Puglia dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon prosegue la sua attività di promozione culturale con l’organizzazione di Convegni Nazionali di Studi volti all’indagine scientifica e alla presentazione di ricerche originali, ai quali prendono parte i più autorevoli studiosi italiani e stranieri relativi alle materie trattate.

Il 2° Convegno Nazionale di Studi – organizzato nel 75° anniversario della scomparsa di Re Vittorio Emanuele III – avrà per titolo Il “Corpus Nummorum Italicorum”: genesi ed eredità scientifica e si terrà il 12 novembre 2022, dalle ore 15:00, a Conversano presso l’Oasi Sacro Cuore di Gesù in Santa Maria dell’Isola, sontuosa ex Abbazia del XV secolo (Contrada Bari 24) di straordinario interesse storico-artistico. 

L’evento ha ottenuto il patrocinio dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, della Regione Puglia, di Assoarma Bari e della Società Mediterranea di Metrologia Numismatica.

Il simposio scientifico sarà dedicato alla monumentale opera del Re numismatico, alle complesse vicende legate alla sua realizzazione e all’analisi della sua attuale valenza scientifica. La pubblicazione del Corpus Nummorum Italicorum – rappresentata da venti grandi volumi che con regolarità furono proposti agli studiosi dal 1910 sino al 1943 – ha segnato un periodo decisivo per il progresso in Italia degli studi numismatici. Tutt’ora l’opera non ha uguali in altri paesi dove si conoscono approfonditi corpus nummorum che tuttavia sono relativi a un solo popolo (si pensi ai Visigoti per la Spagna o ai Vichinghi per la Norvegia), a una sola zecca (si vedano le zecche merovinge per la Francia), a un solo periodo storico (si pensi alle Taifas nella penisola Iberica), a una sola dinastia o addirittura a un solo regnante come per la Germania o per l’Inghilterra. 

Nessuna nazione possiede come l’Italia un corpus nummorum che abbracci un periodo storico tanto ampio come quello che va dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476 d.C.) alla prima metà del XX secolo, prendendo in esame tutte le zecche d’Italia conosciute all’epoca della pubblicazione: da quelle che avevano coniato ininterrottamente per secoli a quelle così dette “minori”, che avevano battuto monete per brevi periodi. Nel Convegno di Studi, con il supporto di documentazione inedita, si approfondiranno questioni relative alla storia della collezione numismatica di Vittorio Emanuele III, in particolare saranno considerate le sue vicissitudini nel periodo della Seconda guerra mondiale e dopo la donazione che il Re fece al Popolo Italiano. Si considereranno anche le precedenti vicende numismatiche di Casa Savoia.

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