NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

sabato 4 dicembre 2021

Vent'anni dalla morte della Principessa Maria

 di Emilio Del Bel Belluz 


Il 4 dicembre 2021saranno trascorsi vent'anni dalla morte di Maria Francesca Anna Romana, figlia di Vittorio Emanuele III e della sua consorte Elena, avvenuta in Francia, a Mandelieu. 

Fu l'ultimogenita, la più coccolata e la più amata dei figli. Era nata nell'anno in cui il destino dell'Europa fu determinato dall'attentato fatto da Gavirlo Princic' il 28 giugno del 1914 che fece scoppiare la guerra. Nacque il 26 dicembre 1914, a Roma: il giorno dopo il Santo Natale e credo che per questo le fosse stato dato il nome di Maria, come la mamma di Gesù. 
Chiamarsi come la Mamma del Salvatore era davvero importante. Maria di Savoia lo avrebbe ricordato per sempre. Il Re Vittorio Emanuele III si allontanò da Roma per quasi 41 mesi per stare vicino al fronte, e la buona Elena si occupava dei feriti in guerra. La vita della principessa trascorse, comunque, serena assieme ai suoi fratellini che erano più vecchi di lei. 
Era la preferita dell'allora principe Umberto, che aveva dieci anni più di lei. Nelle foto della famiglia reale la si nota subito, essendo la più piccina con quegli occhi così belli che guardavano al futuro. 
Studiò con profitto, aveva una grande passione per il calcio e lanciò la moda del taglio dei capelli a carré. Presenziava assieme al padre quando a Palazzo Reale venivano ricevute delle scolaresche. Fu madrina di varie fondazioni ed istituzioni e Dama di gran croce onoraria, del Sacro Militare Ordine di Malta. 

Nel 1938 si fidanzò, a ventiquattro anni, con il principe Luigi di Borbone - Parma, appartenente alla famiglia che al principio del secolo regnò a Lucca e quindi a Parma, dove nel 1700 succedette ai Farnese. 
Altra data importante il giorno del suo matrimonio avvenuto nel 1939, il 23 gennaio, l'anno in cui la guerra stava iniziando, e che culminò pochi mesi dopo con l'invasione della Polonia, da parte di Hitler e Stalin. Il matrimonio si celebrò nella cappella Paolina al Quirinale, la sposa indossava uno stupendo abito bianco e dava il braccio al padre Re Vittorio Emanuele III. 
Alla cerimonia parteciparono numerose teste coronate, come il Re e la Regina di Spagna, il Re e la Regina di Bulgaria e l'ex zar di Bulgaria, Ferdinando. Tra gli invitati illustri figurava anche Benito Mussolini. Dall'unione matrimoniale nacquero tre figli: due maschi Guy e Remy, e una bimba Chantal. 
La sua vita non fu facile, sempre percorsa dalla guerra come se fosse segnata da un destino crudele. Dopo l'8 settembre del '43, fu imprigionata assieme ai suoi bambini dai tedeschi, come la sorella Mafalda, in un campo di concentramento vicino a Berlino. Sopravvisse alla prigionia e fece ritorno in Italia nel '45, che abbandonò dopo il referendum istituzionale e la dipartita del fratello Umberto II. Andò a vivere sulla Costa Azzurra e rimase amorevolmente vicina alla madre fino al suo ultimo abbraccio del 28 novembre 1952. 
Le sopravvisse 49 anni, rappresentando Casa Savoia e i suoi valori fino all'ultimo giorno. Sono passati vent'anni dalla sua morte, e mi auguro che qualche giornale ricordi la sua figura. 
La principessa Maria di Savoia lo meriterebbe. Mi sarebbe piaciuto posare sulla sua tomba un fiore e questa frase tratta dal diario di Charles de Foucauld: "Niente ti turbi/ Niente ti spaventi. /Tutto passa. /Dio non cambia. /La pazienza ottiene tutto./Quando si ha Dio, non manca niente. /Dio solo basta. /"Quel Dio che conosce il cuore di chi ha sofferto e lo tiene vicino al suo.

Nessun commento:

Posta un commento