Ci permettiamo di estrapolare uno stralcio da un interessantissimo documento pubblicato dal sito www.legnostorto.com , Nascita dell'articolo 1 della costituzione.
Vi sono riportati diversi contributi interpretativi e concettuali al rapporto tra popolo e sua sovranità.
Argomento particolarmente significativo di questi tempi di incombenti ribaltoni.
Il documento, di Bartolomeo Di Monaco merita di essere letto per intero:
http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=30482&Itemid=26
Peccato che la lucidità dell'Onorevole Roberto Lucifero non si sia potuta applicare ad un nuovo Statuto!
Lucifero ripropone in questa sede — come ne aveva fatto esplicita riserva — quella che fu la sua tesi in sede di Sottocommissione. Afferma che sovrano è il popolo, che tale resta permanentemente; la sovranità risiede nel popolo e in esso sempre rimane. Vi possono essere degli organi delegati che per elezione popolare esercitano la sovranità in nome del popolo; ma la sovranità è del popolo e resta del popolo. Dire pertanto che la sovranità emana o promana dal popolo dà — a suo avviso — la sensazione, che può essere domani interpretazione giuridica, che il popolo, con l’atto con cui ha eletto coloro che eserciteranno la sovranità in suo nome, si spoglia di questa sovranità, investendone i suoi delegati. Ciò gli sembra antidemocratico e — sia concesso dirlo a lui monarchico — soprattutto antirepubblicano; poiché proprio il far risiedere la sovranità nel popolo, dovrebbe costituire la distinzione fondamentale fra repubblica e monarchia.”
“Lucifero. [...] C’è un altro punto sul quale vorrei richiamare la vostra attenzione ed è la questione della sovranità.
Tengo a dichiarare che non è che non conosca certe moderne teorie, quali quella del Jellinek e C., secondo le quali la sovranità è dello Stato; ma io dico che uno Stato democratico deve ristabilire il principio che la sovranità è dei cittadini e quindi del popolo. Ed allora è necessario dirlo chiaramente nella Costituzione.
Due volte ho già proposto in sede di Sottocommissione e di Commissione che l’articolo primo fosse modificato, laddove si dice che la sovranità emana dal popolo.
Anche l’onorevole Conti una sera disse che gli sapeva di profumo questa emanazione di sovranità. A me sa anche di qualche altra cosa. Io temo questa sovranità che emana. Emanare ha un senso di moto; poi l’emanazione non torna più indietro, e sappiamo dove si va a finire con queste sovranità delegate.
Signori miei, io non l’ho voluta, voi l’avete voluta, ed ormai c’è questa Repubblica. La caratteristica fondamentale che distingue la Repubblica dalla Monarchia è che mentre nella Monarchia la sovranità risiede nel Sovrano, nella Repubblica la sovranità risiede nel popolo. Visto che si sta facendo la Repubblica, facciamola repubblicana!
Io riproporrò l’emendamento; ma diciamolo chiaramente che la sovranità risiede nel popolo.”
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