di Domenico Giglio
Qualche
tempo fa di ritorno dal Trentino, misi in guardia da nostalgie
austriacanti e non mi sbagliavo. Su un quotidiano online del “Lombardo Veneto”, intitolato “Indipendenza Nuova”, ho letto che il 19 prossimo un
prof. Adolfo Morganti, organizzato dalla associazione “terra insubre”,
parlerà ad Abbiategrasso (certo non è Milano),
su “L’ uomo ed il sovrano”, e potranno seguirne altre, dato
l’indirizzo del quotidiano. Su un altro sito “Eurocomunicazione” ho
poi letto l’articolo di un giornalista, Riccardo Cenci, che
sottolineando il fatto che Vienna ha dedicato tutto il 1916, alla
celebrazione del centenario della morte di Francesco Giuseppe,
proseguiva: “…la cui personalità parca, discreta e meticolosa (e fin
qui posso essere abbastanza d’accordo) è
entrata nella mitologia di queste terre (spero sia l’Austria e…). Quattro mostre per ricostruire
la complessa figura ( ? ) del monarca nei suoi
aspetti pubblici, ma soprattutto familiari (fratello
fucilato in Messico dove quasi l’aveva spinto – figlio ed erede suicida – moglie sempre
in giro per il mondo da sola), il cui volto onnipresente (è vero,
forse fu il sovrano più fotografato) rappresentava un simbolo
(tutti i Sovrani, rappresentano un simbolo, ma non basta), di
coesione negli ultimi anni dell’impero, minato irrimediabilmente dai germi del proprio disfacimento ( e l’imperatore per 68 anni dove era
?).
Già il 16
novembre nelle lettere a Sergio Romano, un lettore chiedeva un parere
su Francesco Giuseppe ed il suo amore per gli italiani, lettera
alla quale Romano, ha risposto “diplomaticamente”, che amava tutti
i sudditi di qualunque nazionalità facente parte del suo impero.
Essendoci l’email del lettore gli ho scritto ricordando
le impiccagioni e simili, ed il lettore mi
ha ringraziato, dicendo che allora è meglio il
silenzio, cosa che condivido, in quanto sono stato spinto a questi “ricordi”, perché molti invece non ricordano.
A questo punto “estote parati”, pronti ad
intervenire con lettere, con interventi a convegni e conferenze prima che si formi un altro mito, dopo quello delle Due
Sicilie, paradiso in terra.
Pubblicato sulla rivista "Nova Historica - n. 61/62 del
2017 – anno XVI - Editore Pagine - Roma".
Nessun commento:
Posta un commento