il Presidente Giuseppe Pella |
In un articolo sul “Corsera” del
16 gennaio, sui trasformismi e cambi di casacca, Gian Antonio Stella scrive: ”tutta
la storia italiana è piena di governi dalla maggioranza risicata o addirittura
di minoranza” e prosegue citando il governo di Giuseppe Pella, durato dall’agosto 1953 al
gennaio 1954.
Ora è bene ricordare che
questo governo ebbe la fiducia alla Camera con 315 voti favorevoli , 215 contrari
e 44 astenuti ed al Senato con 140 sì e 86 no.
La maggioranza quindi formata da
Democrazia Cristiana, con 263 deputati, più i 40 del Partito Nazionale Monarchico,
i 13 liberali e 3 Volkpartei assicurava 319 voti su 590, e nel prosieguo forse anche
il MSI, con 29 deputati poteva passare dalla astensione al voto favorevole, specie
quando si vide l’energica presa di posizione del governo per la difesa della italianità
di Trieste, ancora sotto il governo anglo americano, il AMG.FTT.
Questa è storia non
oppugnabile e spiace che un articolista del valore di Stella l’abbia dimenticata.
Domenico Giglio
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