«Informato del
rovesciamento chiede: «Le cifre sono ufficiali?» gli si risponde di no. «Non è
possibile dare per decisa una partita come questa, su base così incerta,
obietta, o si vuole la guerra civile?» Chiama al telefono il suo collaboratore
dr. Mancuso; lo incarica di un pronto tentativo col capo gabinetto di Romita,
il Vicari per « impedire questo falso»... Ma Vicari risponde che è ormai
troppo tardi per intervenire e che comunque la notizia della maggioranza repubblicana ha fondamento». Selvaggi decide allora di
agire direttamente su Romita. Benché siano le quattro di notte, lo chiama al
telefono nell’abitazione, e dopo avergli esposto in termini vibrati i gravi
motivi che lo hanno spinto al passo su di lui, conclude: «La cosa è
intollerabile. Ognuno di noi, secondo le raccomandazioni che lei stesso ci ha
rivolto, si attiene alle cifre ufficiali che il suo gabinetto dirama man mano.
Mi rivolgo a lei con la sicurezza che voglia immediatamente intervenire per
impedire questo arbitrio. Altrimenti non posso garantire nulla su quanto
succederà domani». La risposta è: «Si calmi, ora vedo che cosa si può fare. Naturalmente
ognuno di noi si deve attenere alle cifre ufficiali. Se le cose stanno come lei
dice, questo e pero certo, ritengo non ci sia più nulla da fare per i giornali
del nord. Ad ogni modo intervengo». Subito dopo, la prima pagina di «
Italia Nuova », pronta per andare in
macchina, viene riportata sul pancone e messa in subbuglio; si impagina a ritmo
di corsa un «neretto» in cui si legge; «è probabile che questa mattina i
quotidiani socialcomunisti, fiancheggiati da quelli democristiani, annuncino
con titoli sensazionali la vittoria della repubblica. La notizia è falsa!».
Comunicato
ufficiale del Ministero dell’Interno
I dati e le cifre pubblicati
dalla stampa circa l’esito del referendum non sono quelli ufficiali e non sono
quindi attendibili. Il Ministero dell’Interno si riserva di diramare un
comunicato in merito appena i dati stessi avranno una certa consistenza».
Al mattino i giornali di
sinistra escono con titoli attenuati.
In
Quirinale e all’Italia Nuova (1)
« In Quirinale e all’«
Italia Nuova » si cerca di dipanare la matassa. Qual è la manovra di Romita?
Aveva egli in serbo le cifre delle regioni «rosse» e le ha buttate sulla
bilancia, in piena notte, sotto la pressante minaccia socialcomunista,
all’ultimo momento utile per evitare la guerra civile? Oppure si e dato corso
al falso di alcuni milioni di schede in più tenute di riserva e corrispondenti
a elettori ipotetici, in modo da spostare a favore della repubblica i piatti
della bilancia con un artificio? Fatto sta che il mattino i giornali di
sinistra escono con titoli attenuati. La parola «Repubblica!» che doveva
concordemente apparire a tutta ' pagina, è stata eliminata in extremis.
«L’Unità» per esempio dice
nel suo titolo: «Si delinea la vittoria della Repubblica» e sotto il neretto:
«Da noi interpellato, il Ministro Romita si è rifiutato di darci conferma di
questa notizia»... Più tardi però Romita riunirà gli esponenti dei partiti ed
i rappresentanti della stampa, e darà un annuncio di carattere più ufficiale,
precedendo la vera proclamazione, spettante per legge alla Corte di Cassazione.
«L’Avanti!» potrà varare
la testata nereggiante con la fatidica parola e Silone nel suo «fondo»
scriverà: «l’intervento burocratico ha potuto evitare che l’attesissima notizia
fosse come di dovere subito propagata. Noi abbiamo dunque dovuto sopportare, in
pochi e in silenzio, durante un certo numero di ore, l’eccezionale notizia...»
(1) Da Storia segreta...,
pag. 102, 103 e scg.
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