Dal sito dell'Ansa apprendiamo quanto segue:
"Penso che sia stata fatta un'operazione di
significato umanitario e penso sia stata fatta con la dovuta riservatezza. E'
una vicenda privata trattata in modo umanitario, nessuna riabilitazione, chi fa
queste richieste non avrà nessun ascolto da parte delle istituzioni".
Lo afferma il premier Paolo Gentiloni nel corso della
conferenza stampa di fine anno.
Sulle richieste, arrivate da una parte della famiglia
Savoia, di seppellire Vittorio Emanuele III e la sua consorte al Pantheon
Gentiloni afferma: "non sta né in cielo né in terra".
Non che ci aspettassimo di meglio da uno che, nonostante
il nome importante, ha militato (da wikipedia) nel Movimento Studentesco di
Mario Capanna, nel "Movimento Lavoratori per il Socialismo (MLS)", gruppo maoista
di cui fu segretario regionale per il Lazio, sino alla sua unificazione con
il "Partito di Unità Proletaria per il
Comunismo" ma crediamo che a sapere cosa stia in cielo e in terra vi siano
entità ben più titolate dell'attuale presidente del consiglio che, ricordiamo, è
diventato tale grazie a circostanze affatto fortuite senza alcuna consultazione
in merito del popolo italiano, eletto da un parlamento che tutte le carte in regola non le ha, come da articolo
precedente, e che ci auguriamo di veder presto sparire dall'orizzonte politico
nazionale, internazionale ed anche celeste.
Aggiungiamo che l'aver consentito a siffatte persone di dire, a proposito del rimpatrio della salme di Re Vittorio Emanuele III e della Regina Elena, di aver "trattato una vicenda privata in modo umanitario" , è cosa che ci lascia, ancora, senza parole adeguate e ripetibili.
Aggiungiamo che l'aver consentito a siffatte persone di dire, a proposito del rimpatrio della salme di Re Vittorio Emanuele III e della Regina Elena, di aver "trattato una vicenda privata in modo umanitario" , è cosa che ci lascia, ancora, senza parole adeguate e ripetibili.
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