La
votazione
Lo svolgimento del « referendum».
Cronaca
oraria:
4
giugno mattina: prevalenza per la Monarchia;
primo
pomeriggio: leggera prevalenza per la Repubblica;
pomeriggio: parità;
sera:
prevalenza per la Monarchia (mancano risultati centro
meridionali);
notte:
prevalenza per la Repubblica.
Lo svolgimento del referendum
4 giugno mattina: «Secondo
nostre informazioni da ottima fonte i risultati della votazione per il «referendum»
sino alle prime ore di questa mattina mostrano una sensibile prevalenza per la
Monarchia. In molti centri dell’Italia meridionale si sarebbe già accertata una
percentuale d’oltre l’80 per cento di voti dati alla Monarchia, mentre nelle stesse
roccaforti rosse del Settentrione la prevalenza repubblicana non andrebbe al di
là del 60-70 per cento... (I).
4 giugno - primo pomeriggio: Un
comunicato del Ministero Interno dichiara che i primi risultati del «referendum»
danno una leggera prevalenza alla repubblica ma che i dati in possesso del
Ministero concernono in massima parte l’Italia Settentrionale e solo in minima
parte il resto del Paese.
Primi
dati dell’Italia Settentrionale: votanti: 8.400.000;
Per
la Monarchia: votanti: 3.900.000 (46 per cento);
Per
la Repubblica : votanti : 4.500.000 (54 per cento).
4 giugno pomeriggio: Votanti:
15 milioni: parità tra Monarchia e Repubblica.
4 giugno tardo pomeriggio:
votanti: 18 milioni.
Per
la Monarchia : 54 per cento.
Per
la Repubblica : 46 per cento (2).
Notizie jugoslave da Londra (Daily
Mail, 4 giugno).
«I
Comandi jugoslavi della zona spostano ostentatamente i loro 50.000 uomini lungo
la linea Morgan, piazzando le artiglierie, manovrando i reparti, in modo che
possono essere ben visti dalle truppe inglesi e americane ».
Intercettazioni telefoniche al
Nord (3).
(servizio
di controspionaggio di fonte riservata)
«Nenni
e Togliatti intendono impedire con un vasto e organizzato moto di piazza il
successo per la Monarchia... Si precisa a proposito delle forze jugoslave
trattarsi di movimento di dodici divisioni. Gli alleati dispongono, nella zona
antistante, di due divisioni.... ».
Comunicazione al Quirinale (4).
(servizio
di controspionaggio di fonte riservata)
«Vistosi
movimenti di truppe jugoslave lungo la linea Morgan. Forte preoccupazione negli
ambienti militari alleati... Si calcola approssimativamente che i comunisti
dispongano di una forza armata di 75 mila uomini distribuiti soprattutto nel
Nord Italia; tale forza è in agitazione... Si delinea un piano intimidatorio
concordato... Segue un inspiegabile silenzio sulle cifre da parte delle fonti
ufficiali».
4 giugno ore 22. La
prevalenza monarchica sui dati finora pervenuti si aggira sul 54 per cento,
mancano sempre le cifre dell’Italia meridionale e insulare (5). Escono edizioni
straordinarie dei giornali di sinistra proclamanti una maggioranza
repubblicana. Dal Ministero dell’Interno che durante tutto il pomeriggio aveva
lasciato filtrare notizie favorevoli ai monarchici, confermate dai calcoli
fatti da altre organizzazioni, si dà notizia di lieve maggioranza repubblicana
sui dati dell’Italia settentrionale).
4 giugno ore 22,30. Votanti
19.000.000. Dopo l’arrivo dei dati dell’Italia Centrale e Meridionale annuncio
da parte dei Ministri socialcomunisti di notevole maggioranza repubblicana, in
contrasto coi risultati noti parziali di queste regioni che davano schiacciante
maggioranza monarchica.
Mancano
5 milioni circa di voti, tra i quali mezza Napoli e Palermo.
4 giugno notte. (6).
Telefonate notturne. Nella notte secondo notizie attendibili, si sono
verificate numerose telefonate tra il Ministero dell’Interno e il Capo del
P.C.I., tra questi e i giornali di estrema sinistra dell’Italia settentrionale.
Sono state comunicate notizie di maggioranza repubblicana da darsi senza
precisare la cifra.
Comunicazioni
Telefoniche, a) Mr. Chinigo Direttore dell’International News Service al
generale Infante; b) on. De Gasperi al Ministro Lucifero; c) Ordini ai giornali
di sinistra.
a)
Mr. Chinigo: «Secondo indiscrezioni di fonte Viminale nelle ultime ore si
sarebbe verificata una forte maggioranza repubblicana... circa 2 milioni di
voti... ».
Risposta:
«E’ un assurdo, inspiegabile rovesciamento di fronte».
b)
On. De Gasperi: «Sono io il primo ad essere sorpreso. La situazione è mutata.
Occorre un esame attento».
Il
Ministro Falcone Lucifero informa il Re, che ascolta la notizia senza battere
ciglio. «Eravamo tutti e due commossi, per quanto non volessimo darlo a vedere.
Le sconfitte rivelano gli uomini meglio delle vittorie».
c)
I giornali di sinistra (in particolare «l’Unità», «l’Avanti», «l’Italia Libera»,
a quanto pare anche il « Popolo ») hanno avuto l’ordine di rifare la prima
pagina, cambiando repentinamente i titoli, in modo da dare con estremo rilievo
l’annunzio della vittoria repubblicana.
(1) Da Italia Muova, 4-5 giugno.
(2) Un
generale che occupava un posto di rilievo al Ministero della Guerra si trovò il
pomeriggio del 4 giugno nell’ufficio del Ministro della guerra Brosio mentre si
svolgeva una telefonata col Ministro Romita. Interpellato sull’andamento del «referendum»
Romita diede notizie evidentemente molto pessimistiche, cui Brosio rispose
costernato: «Come, molto male? Possibile?». E poco dopo: «Ma insomma, non c’è
più nulla da fare?»... Seguì la notte del 5 giugno. (Da Storia segreta di un
mese di regno, pag. 100).
(3)
Da Storia segreta..., pag. 101.
(4)
Da Storia segreta..., pag. 1 (X), 101, 102; da Italia Nuova. 5 giugno.
(5)
« Dal confronto dei risultati delle Prefetture, delle Questure, dei Comandi dei
Carabinieri, del Ministero dell’Interno, della Presidenza del Consiglio, del
P.D.I. e di alcune «fonti fiduciarie», si delinea concordemente una sensibile
prevalenza della Monarchia. Risulta una maggioranza di circa 700.000 voti. Il
Re dice al Ministro Falcone Lucifero: «Ho l’impressione che si stia attuando
l’ipotesi prevista nel messaggio agli italiani rivolto da Genova. Offrirò
dunque a breve scadenza il «secondo referendum». (Da Storia segreta... pag.
99-100).
(6)
«Voci incontrollabili insistono nell’affermare che nella famosa notte sul 5
giugno, dopo che con futili motivi erano stati allontanati dal Viminale i
rappresentanti dei partiti ed elementi dei Carabinieri notoriamente monarchici,
sarebbero stati scaricati sacchi della nettezza urbana contenenti schede
stampate alla macchia e segnate sul simbolo « Repubblica ».Si parla di 4
milioni di schede e la cifra corrisponde al conteggio sulla base dei dati
ufficiali dell’Istituto di Statistica, quanto a quello che il giorno dopo
circolava per Roma riferito da elementi di fiducia del Ministero dell’Interno.
L’on. Coppa porta a questo proposito la testimonianza, da lui divulgata in
scritti e ripetuta in pubblici comizi dell’on. Arturo Labriola il quale
asserisce che «in realtà la Monarchia aveva avuto 4 milioni di voti in più di
quelli che le erano stati assegnati, vale a dire la Monarchia aveva superato di
2 milioni le cifre della Repubblica ». (Da La Monarchia e il Fascismo di Mario
Viana, ed. l’Arnia. 1951, pag. 66).
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