Pare che dopo una figuraccia della massima rappresentante di Fratelli d'Italia di qualche tempo fa, che aveva parlato di “arretratezza culturale della Monarchia” riuscendo, poverina, a sabotare se stessa, qualcuno del partito, di sicuro più navigato, abbia preso l'iniziativa di dire la cosa giusta al momento giusto.
Tra l'altro in sintonia con quanto avevamo appena sostenuto.
Apprendiamo con piacere della seguente dichiarazione dell’onorevole Ignazio La Russa, che poteva ancora migliorarsi omettendo di allinearsi alla vulgata della sinistra parlando di ombre. Ombre da cui a nostro giudizio il Re è assolutamente immune.
“Credo che Gentiloni non abbia alcun titolo per dichiarare che la richiesta della famiglia di seppellire i Savoia, ex regnanti d’Italia al Pantheon ‘non sta né in cielo né in terra’.
Intanto il Pantheon è una chiesa e non la succursale di palazzo Chigi e soprattutto la storia di Casa Savoia e dello stesso Vittorio Emanuele è complessa e piena di ombre ma anche di luci.
Il giudizio come il luogo di sepoltura, non può dipendere da una risposta improvvisata di un presidente del Consiglio mai eletto e al lumicino.
A Gentiloni consiglio un salutare silenzio lasciando giudizi e decisioni obiettivamente difficili, a chi verrà dopo di lui magari col necessario consenso di popolo”.
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