«Da Roma in giù la disorganizzazione non
ebbe praticamente limiti. Ore di attesa tumultuosa e snervante furono
necessarie per poter avvicinarsi alle urne, con interventi « energici » degli
ausiliari forniti di robusti manganelli, sia pure rivestiti di gomma. Sotto un
sole spietato le file si allungavano; molte donne venivano meno... Nelle
campagne molti elettori credettero che la donna colla corona turrita
raffigurante la repubblica rappresentasse la Monarchia e la testa
della Regina »...
della Regina »...
Casi di irregolarità
verificatisi durante lo svolgimento delle elezioni Italia Nuova del 8-9-10
giugno ha pubblicato: «Ci risulta che presso la 8“ sezione di
via Giubbonari n. 4 le operazioni furono sospese dal Presidente del seggio
Ferrara Antonio perchè dal conteggio delle schede risultava che avevano votato
cento persone di più di quelle risultanti dal registro elettori.
Alla sezione elettorale 606 di Roma la
signora Antobelli Elisabetta avendo notato che la scheda consegnatale per il
«referendum» era completamente sprovvista dei due simboli prescritti, faceva
rilevare la cosa al presidente, ma uno degli scrutatori l’ammoniva di tacere.
A Roma alla sezione 618 i componenti del
seggio abbandonarono il lavoro alle ore 20 del 3 giugno senza aver ultimato lo
scrutinio.
A Roma seggio 608 il presidente
trasportava di sua iniziativa e senza scorta il plico contenente i documenti
relativi alla votazione a mezzo auto privato direttamente alla pretura.
Il presidente della 532° sezione di Roma
unitamente agli scrutatori alle ore 13 del 4 giugno abbandonava sui tavoli,
senza prima avervi apposto i sigilli, tutto il materiale elettorale.
Dal Comune di Roma sono stati distribuiti numerosi
certificati elettorali a persone non iscritte all’ufficio anagrafico.
Una parte di tali certificati con nomi apocrifi si
trovano già presso la Corte di Cassazione. Impossibilità di controllare i voti
nulli ed il numero stesso dei voti. (I verbali spessissimo incompleti coi soli totali
scritti a matita) ».
Brogli elettorali e ricorsi
Il rappresentante della lista del Blocco
Nazionale della libertà ha presentato formale protesta e reclamo per far
dichiarare nulla la votazione nel Collegio di Napoli Caserta a norma dell’art.
18 del D.L.L. 23 aprile 1946 n. 219. Il ricorso è motivato dal fatto che sia
nella compilazione delle liste sia nelle operazioni di voto e di scrutinio sono
state commesse numerose irregolarità.
Irregolarità rilevanti alla 846° sezione
di Milano, a Terlizzi, in provincia di Brindisi, all’ospedale del Littorio di
Roma, in molti comuni della provincia
di Mantova, a Castelnuovo Don Bosco, in provincia di Viterbo, di Cosenza, di
Campobasso... Violazioni delle norme di legge denunciate dal sig. Filippo Franceschi rappresentante effettivo di lista della lista n. 16 (Blocco nazionale della libertà) all’ufficio centrale elettorale della Circoscrizione di Roma...
di Mantova, a Castelnuovo Don Bosco, in provincia di Viterbo, di Cosenza, di
Campobasso... Violazioni delle norme di legge denunciate dal sig. Filippo Franceschi rappresentante effettivo di lista della lista n. 16 (Blocco nazionale della libertà) all’ufficio centrale elettorale della Circoscrizione di Roma...
Signor Direttore del giornale « Roma » - Napoli.
Nel 1948 impiegato nella FF. SS. prestavo
servizio a Genova P.P. Non pochi ferrovieri asserivano che nel 1946 avevano
votato «repubblica» e naturalmente socialcomunismo, ciascuno in diverse sezioni
elettorali, poiché ciascuno fornito dalla rossa amministrazione comunale di più
di un certificato elettorale.
Per converso era notorio che a non pochi cittadini
dichiaratamente monarchici ed anticomunisti il certificato stesso non venne
recapitato, per cui i cittadini in parola dovettero pestare i piedi presso gli
uffici comunali se non vollero essere privati del diritto di voto.
Grato signor Direttore, se vorrà regalarmi un po’ di spazio, anche perché
il senatore illustrissimo (diviso quattro) le « Istorie » sue postillar possa.
Distintamente la saluto.
Distintamente la saluto.
NICOLA LONGO
Via Vittorio Emanuele - Pontegaldolfo (Benevento).
(Da « La Mole » II ottobre 1952 - anno VI n. 29).
(1) Da Storia segreta..., pagg. 94, 95.
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