NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

domenica 18 febbraio 2018

Il libro azzurro sul referendum - X cap - 3



«Da Roma in giù la disorganizzazione non ebbe praticamente limiti. Ore di attesa tumultuosa e snervante furono necessarie per poter avvicinarsi alle urne, con interventi « energici » degli ausiliari forniti di robusti manganelli, sia pure rivestiti di gomma. Sotto un sole spietato le file si allungavano; molte donne venivano meno... Nelle campagne molti elettori credettero che la donna colla corona turrita raffigurante la repubblica rappresentasse la Monarchia e la testa
della Regina »...
Casi di irregolarità verificatisi durante lo svolgimento delle elezioni Italia Nuova del 8-9-10 giugno ha pubblicato: «Ci risulta che presso la 8“ sezione di via Giubbonari n. 4 le operazioni furono sospese dal Presidente del seggio Ferrara Antonio perchè dal conteggio delle schede risultava che avevano votato cento persone di più di quelle risultanti dal registro elettori.
Alla sezione elettorale 606 di Roma la signora Antobelli Elisabetta avendo notato che la scheda consegnatale per il «referendum» era completamente sprovvista dei due simboli prescritti, faceva rilevare la cosa al presidente, ma uno degli scrutatori l’ammoniva di tacere.
A Roma alla sezione 618 i componenti del seggio abbandonarono il lavoro alle ore 20 del 3 giugno senza aver ultimato lo scrutinio.
A Roma seggio 608 il presidente trasportava di sua iniziativa e senza scorta il plico contenente i documenti relativi alla votazione a mezzo auto privato direttamente alla pretura.
Il presidente della 532° sezione di Roma unitamente agli scrutatori alle ore 13 del 4 giugno abbandonava sui tavoli, senza prima avervi apposto i sigilli, tutto il materiale elettorale.
Dal Comune di Roma sono stati distribuiti numerosi certificati elettorali a persone non iscritte all’ufficio anagrafico.
Una parte di tali certificati con nomi apocrifi si trovano già presso la Corte di Cassazione. Impossibilità di controllare i voti nulli ed il numero stesso dei voti. (I verbali spessissimo incompleti coi soli totali scritti a matita) ».

Brogli elettorali e ricorsi

Il rappresentante della lista del Blocco Nazionale della libertà ha presentato formale protesta e reclamo per far dichiarare nulla la votazione nel Collegio di Napoli Caserta a norma dell’art. 18 del D.L.L. 23 aprile 1946 n. 219. Il ricorso è motivato dal fatto che sia nella compilazione delle liste sia nelle operazioni di voto e di scrutinio sono state commesse numerose irregolarità.
Irregolarità rilevanti alla 846° sezione di Milano, a Terlizzi, in provincia di Brindisi, all’ospedale del Littorio di Roma, in molti comuni della provincia
di Mantova, a Castelnuovo Don Bosco, in provincia di Viterbo, di Cosenza, di
Campobasso... Violazioni delle norme di legge denunciate dal sig. Filippo Franceschi rappresentante effettivo di lista della lista n. 16 (Blocco nazionale della libertà) all’ufficio centrale elettorale della Circoscrizione di Roma...
Signor Direttore del giornale « Roma » - Napoli.
Nel 1948 impiegato nella FF. SS. prestavo servizio a Genova P.P. Non pochi ferrovieri asserivano che nel 1946 avevano votato «repubblica» e naturalmente socialcomunismo, ciascuno in diverse sezioni elettorali, poiché ciascuno fornito dalla rossa amministrazione comunale di più di un certificato elettorale.
Per converso era notorio che a non pochi cittadini dichiaratamente monarchici ed anticomunisti il certificato stesso non venne recapitato, per cui i cittadini in parola dovettero pestare i piedi presso gli uffici comunali se non vollero essere privati del diritto di voto.
Grato signor Direttore, se vorrà regalarmi un po’ di spazio, anche perché il senatore illustrissimo (diviso quattro) le « Istorie » sue postillar possa.
Distintamente la saluto.
NICOLA LONGO
Via Vittorio Emanuele - Pontegaldolfo (Benevento).
(Da « La Mole » II ottobre 1952 - anno VI n. 29).


(1) Da Storia segreta..., pagg. 94, 95.

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