di Emilio Del Bel Belluz
A
Sirka, nella prefettura di Bimah, in Togo, l’otto omaggio 2022 è nata una
bambina da una semplice famiglia a cui è stato dato il nome di Regine Helena,
in memoria della Regina degli umili e dei sofferenti.
Questa
notizia mi è stata data da Suor Rosa, alla quale spesso avevo parlato delle
opere di carità della Sovrana e che attualmente si trova nella sua patria, il
Togo, da cui mancava da due anni.
Mi ha
mandato la foto di questa bella bambina nata in una terra difficile, in cui i
bambini iniziano presto a conoscere l’asprezza della vita. La notizia della
nascita di Helena mi ha dato ancora una volta la certezza che la buona Regina
non verrà dimenticata.
Nella terra del Togo, in onore della Regina, avevo mandato la statua di una Madonna e del Cristo Redentore che sono state collocate in una chiesa sempre per accendere una luce che porti la conoscenza di una donna straordinaria, quale è stata la Regina Elena.
Quella bambina, che seguirò nel suo percorso umano, ricorderà quando sarà più grande la storia di quella mamma degli italiani che aveva sempre fatto il bene degli umili.
Sarei lieto se questa storia venisse a
conoscenza del Capo di Casa Savoia.
Alcuni giorni fa, dalla rivista cattolica che seguo dalla sua nascita “Dall’Alba al Tramonto”, ho letto con piacere alcune righe scritte su Maria e la Spiritualità, da Giuseppe Tofanelli che riporto: “Quando sento cantare – O del Cielo grande Regina … stendi il tuo manto -, mi intenerisco al ricordo di mia madre che lo cantava. Non scriverei un canto a Maria con queste parole, ma quel titolo di Regina e quel manto allargato facevano bene a mia madre. Lei si chiamava Elena, come la Regina della sua infanzia e della sua giovinezza, la moglie di Re Vittorio Emanuele III.
Lei stessa me ne ha parlato una volta, presentandomela come donna di carità, che voleva bene alla gente. Quando guardo le foto della Regina Elena mi piace accompagnarle con le parole di un poeta a lei contemporaneo, che la chiama “dignitosa, felice e familiare… discreta, silenziosa e assorta”. Le foto sono formali, ma la persona era familiare, quotidiana, specialmente quand’era senza corona, negli ospedali da campo e accanto alla gente”.
Spero che la Regina Elena, ricordata per le sue opere
benefiche verso gli ultimi e per il suo instancabile appello per la pace nel
mondo, possa venire beatificata da papa Francesco.
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