ORFEI POLITICI
di Riccardo Scarpa
Il maggiore partito della solita sinistra, il cosiddetto democratico, chiede, a gran voce, le dimissioni del presidente del Senato, Ignazio La Russa, e del sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti, poiché rei d’avere ricordato il vecchio Movimento sociale italiano, in cui militarono, e del quale il padre del sottosegretario, Pino Rauti, fu anche il segretario.
Chi scrive non lo votò mai, in quanto votante, iscritto e dirigente minore del Partito liberale italiano. Debbo tuttavia ricordare, per la memoria storica, non più per la cronaca, l’articolo di fondo di Indro Montanelli, sul suo Il Giornale nuovo, nel 1988, per la dipartita da questo mondo di Giorgio Almirante.
La sua opera politica consistette, fondamentalmente, nel traghettare quel partito dall’essere un movimento fondato da neofascisti repubblichini alla convinta e piena adesione al sistema rappresentativo parlamentare a suffragio universale diretto.
Grande funzione storica d’allargamento della democrazia liberale. Ciò attraverso la costituzione della Destra nazionale, coi monarchici di Alfredo Covelli, fedeli a Umberto II di Savoia che, prima come Luogotenente Generale del Regno e poi Re, condusse le Regie Forze Armate, affianco degli alleati, nella guerra di liberazione dagli occupanti nazisti, coi quali combatterono i neofascisti repubblichini.
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