ESSENZA
DELLA MONARCHIA
E'
possibile parlare di Monarchia, o dobbiamo parlare di monarchie? Nella storia
troviamo vari tipi di monarchie: feudale, assoluta, costituzionale pura,
parlamentare, ecc... L'abuso del termine porta pubblicisti superficiali ad
usare il termine monarchia per le dittature, ad esempio quelle comuniste, in
cui un uomo ha un potere supremo e senza controllo. Questo ci porta a fare due
considerazioni.
La
prima confortante: la Monarchia è una categoria permanente nelle società umane.
La seconda sconfortante. la Monarchia è un di più, che non influisce sui vari
tipi di società.
È
possibile parlare di Monarchia e di una autonoma dottrina monarchica se: a)
definiamo cos'è la Monarchia; b) ne evidenziamo l'essenza; c) traiamo tutte le
conseguenze implicite nella definizione e nell'essenza. Definisco la Monarchia
"Il governo legittimo di una persona che a vita esercita nello Stato un
potere supremo ed ereditario". Questo è il tipo ideale, secondo la
terminologia weberiana, di Monarchia, a cui le monarchie storicamente
realizzatesi si avvicinano più o meno.
Ogni
parola della definizione ha il suo valore ed è necessaria.
Governo
legittimo - La legittimità, secondo la dottrina tradizionale, deve essere
legittimità di origine e legittimità di esercizio. Legittimità di origine è
quella di chi riconosce, in segno ad un tempo di grandezza e di umiltà, la
derivazione del suo potere da Dio, per volere del Quale lo esercita. Ma a ciò,
perché non resti una pretesa al limite dell'empietà, deve accompagnarsi la
legittimità di esercizio, cioè il rispetto e l'obbedienza, nell'esercizio del
potere, alle leggi divine. La legittimità di esercizio giustifica il diritto
divino espresso dalla legittimità di origine, sulla quale de Maistre ha
scritto: "Dio fa i Re, letteralmente. Egli prepara le stirpi regali; le
matura entro una nube che nasconde la loro origine. Esse appaiono poi coronate
di gloria e di onore; si stabiliscono; ed ecco il maggior segno della loro
legittimità" (4). Alla luce di queste sue parole comprendiamo come la
storia, nella sua saggezza provvidenziale, si incarica di mostrarci che chi ha
voluto cingere corone invocando per esse la benedizione divina senza averne il
diritto, ha visto ben presto crollare il suo disegno. E' il caso di Napoleone
I, il cui Impero non fu una Monarchia e bruciò in 10 anni una gloria che se fu
grandissima, è nulla davanti all'edificio costruito nei secoli dai 40 Re di
Francia.
Una
persona -- Ciò è nel termine stesso di Monarchia.
Potere
supremo -- Un regime politico si distingue da un altro anche perché diversa è la sede in cui si colloca la fonte e
l'esercizio del potere supremo. La Monarchia si distingue perchè tale potere
affida ad una persona che è il Re. Il fatto che il potere del Monarca
sia il piú alto, non esclude, anzi nella Monarchia tradizionale richiede, il
concorso di poteri piú limitati ed inferiori.
Dice bene Cicerone: "Apprezzo
nello Stato un potere supremo e reale; in secondo luogo una porzione di
autorità conferita ai cittadini più eminenti, ed infine qualche concessione al
giudizio e alla volontà del popolo".
A vita — Ciò deriva necessariamente dal concetto di potere supremo ed è
una delle piú forti ragioni di superiorità ed efficienza della Monarchia
rispetto alle repubbliche.
Ereditario - Valgono le stesse considerazioni del punto
precedente. Una Monarchia elettiva è un non-senso dal punto di vista logico
ed è un sistema in cui vengono a mancare tutte le giustificazioni dottrinali
della Monarchia nonché le sue doti di efficienza e stabilità (5).
Alla luce della nostra definizione,
ci accorgiamo che la Monarchia non è solo una istituzione al vertice dello
Stato, ma sottintende una concezione globale della società e dello Stato (e
quindi anche una concezione dell'uomo). Vi sarà quindi un modello di Monarchia
che, per l'uomo, la società, lo Stato, trae tutte le sue conseguenze implicite
nell'idea-tipo da noi definita. Si può parlare dunque di Monarchia
"monarchica" e di società monarchica: esse sono comunemente
denominate Monarchia tradizionale e società tradizionale. La dottrina della
Monarchia tradizionale è l'unica dottrina integralmente monarchica e che non
attui compromessi con altre ideologie: ad essa, da monarchici integrali,
dobbiamo rifarci.
Non intendo
affermare che altri tipi di monarchie debbano essere considerati inutili. Non
dobbiamo mai essere indifferenti alla alternativa tra Monarchia e Repubblica,
anche se la Monarchia che ci si presenta è lontanissima dal nostro modello
ideale, perché ogni Monarchia, nell'atto stesso di esistere e di proclamare il
suo diritto ad esistere, rivendica una parte, anche piccola, dei valori e dei
meriti che noi desideriamo restaurare nella loro interezza. Anche nella più
democratica delle monarchie, sopravvivono elementi tradizionali le cui
potenzialità possono essere sviluppate. Certo le monarchie non tradizionali
hanno magari un corpo vigoroso, ma l'anima è affievolita.
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