4) NUMERO DEGLI ITALIANI. CHE MILITARONO NELLE FORZE ARMATE DI SALO'.
«L'Istituto non dispone di dati in materia».
Ad altre richieste fatte al
Professore Silvio Golzio dell'Università di Torino, egli rispose in data
9-65-1952
a) non abbiamo tavole di mortalità aggiornate.
Le ultime ufficiali si riferiscono alla situazione prebellica
b) e c). L'Istituto di Statistica non ha pubblicato notizie distinte per i
morti per cause di guerra e per bombardamento...
d) non credo si possano applicare
al periodo 1941-1945 i dati del 1915-18. La mortalità di guerra ed anche quella
dei, civili è stata nell'ultimo conflitto inferiore a quelle della prima guerra
mondiale»
Da quanto sopra detto si rileva che
le obiezioni eventuali non si possono basare che su induzioni, giacché la
risposta dell'Istituto Centrale di Statistica è «impressionantemente negativa».
1) La
percentuale del 60% della popolazione quale indice della cifra dei cittadini di
età maggiore di anni 21 aventi come tali diritto elettorale attivo è risultante
dalle Statistiche ufficiali del Regno d'Italia (pubblicate dall'Istituto
Centrale di Statistica) ed è confermato dai dati ufficiali più sotto riportati
(dati dell'Istituto Centrale di Statistica e Ministero Interni per le elezioni
per l'Assemblea Costituente e « referendum » istituzionale 2-6-1946 pubblicato
a Roma 1948, dall'Istituto Centrale di Statistica per le elezioni politiche
1948 - Vol. II ediz. 1951, completo per tutti i Comuni, è del Ministero
Interni, Div.ne Servizi elettorali e annuario statistico italiano, serie V,
Vol. III per le elezioni prov.li 1951-52).
Un'agenzia ufficiosa prevede per le
elezioni del 1953 (dichiarazioni' dell'On. Paolo Rossi all'A.G.I. riportate
dall'«Osservatore romano» ottobre
1952) un totale di 27 milioni di elettori (si noti minore che per il 1946), con
poco meno di 26 milioni votanti; tale previsione conferma una percentuale
anche inferiore al 6o% di elettori (57,5%) su una popolazione calcolata in
circa 47 milioni di abitanti (2).
2) Un calcolo preciso
della popolazione elettorale probabile per le singole elezioni non ha
potuto essere compiuto, ove si escludano i dati per Bolzano e la Venezia
Giulia. Però i rilievi basati sugli elettori calcolati secondo l'età, col
computo sulla popolazione al 21-4-1936 e sugli elettori divenuti tali nel 1946
per aver raggiunto il 21° anno di età, colla detrazione delle morti del
periodo 1936-46; altro computo eseguito prendendo come base i presumibili
elettori nel 1941 e alla data 1° luglio 1943, confermano le conclusioni di cui
al precedente studio.
(1) In mancanza di dati precisi, si
rileva però che i bombardamenti, gli sfollamenti, furono cause di gravi perdite
nella popolazione civile in misura maggiore che nella guerra 1915-18.
(2) Nuove recenti
comunicazioni dell'On. Scelba parlano di 30.500.000 elettori.
COMPUTO DEGLI ESCLUSI DAL VOTO
(dai dati ufficiali)
L’ufficio autonomo Reduci dalla prigionia di guerra e rimpatriati;
rimpatrio dei prigionieri di guerra ed internati 1944-47, Istit.
Polig. dello Stato, Roma 1947 (3202520, diede i seguenti dati :
L'ufficio Autonomo Reduci dalla prigionia di
guerra e rimpatriati;
Militari in
territori esteri (8-9-1943) : Germania 615.40o, Francia 30.400, Svizzera
20.400, Polonia 62.500, Grecia 35.400, Bulgaria 2.500 - Tot. 765.400.
Prigionieri di guerra in mano inglese 399.400 - americana 123.800 - francese
37.200 - russa 20.400 (cifre evidentemente di fonte ufficiale russa in realtà
aumentabile ad almeno 80.400 tenuto conto che nel giugno 1951 e nell'agosto
1952 il nostro delegato all'O.N.U. On.le Meda, comunicò un elenco di 63.400
prigionieri non rimpatriati - Totale ufficiale 580.400, aumentabile sui dati
ufficiali ad almeno 640.400. Quindi 765.400 militari in territori esteri più
640.000 prigionieri di guerra eguale totale 1.405.400. Risultano ufficialmente
rimpatriati al 1°dicembre 1944 a tutto maggio 1946: 1.166.600. La differenza
fra 1.405.400 e 1.166.600 è di 238.000.
Si deve però rilevare che il 16
marzo 1943 Radio Mosca comunicò la notizia della TAS agenzia ufficiale del
Governo Sovietico : « l'armata rossa ha catturato 655.000 militari italiani », tre giorni dopo, il 19 marzo,
Mario Correnti (Togliatti) in un discorso radio agli italiani confermò che
l'esercito italiano aveva perduto 175 mila uomini, dei quali 655 mila
prigionieri.
Il Gen. Valentin Gonzales, detto El
Campesino, in una conferenza-stampa a Roma tenuta il 23 Aprile 1953 dà il
numero di non meno di 80.opo prigionieri italiani ancora in Russia nel 1949.
(Da « la Stampa » del 25-4-1053)•
La cifra
ufficiale dà un totale di 580.400, aumentabile in realtà da un minimo di
640.400 ed un massimo di 675.400, quindi 765.400 militari in territori esteri
più una media di 655.000 prigionieri di guerra dà un totale di 1.420.400,
aumentabile di circa 30.400 colle « rivelazioni » di El Cam-pesino.
Risultano ufficialmente rimpatriati
a tutto maggio 1946: 1.166.600. La differenza fra 1.420.400 e 1.166.600 è di
253.800.
Le cifre sopradette corrispondono
in massima agli ultimi dati del Sottosegretariato. Stampa e Propaganda «
Documenti di vita italiana » (Rivista « Oggi » del 14 agosto 1952); Prigionieri degli americani : 125.400, dei
francesi 37.500, degli inglesi 4.08.400, dei russi 80 mila: totale 605.500,
quindi la differenza tra 1.415.500 e 1.166.400 è di 240.100. I prigionieri di
guerra morti prima dell'8 Settembre 1943 risultano 4.857; dopo l'8 Settembre
28.732 con un totale di 33.589.
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