NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

domenica 25 aprile 2021

Draghi: le prime delusioni.



Favorevole al nuovo governo, solo per il confronto con il precedente, e per la speranza che un esperto del mondo economico e finanziario tornasse a far navigare la barca Italia, arenatasi per il Covid e relativi provvedimenti restrittivi delle attività industriali e commerciali, non possiamo che essere delusi per le riaperture tardive ed ancora parziali previste dal 26 aprile. 

Conservare il coprifuoco dalle 22 alle 5 fino al 31 luglio, quando le giornate, grazie all’ora legale, sono le più lunghe dell’anno, è un colpo gravissimo per il turismo nazionale ed internazionale, che si aggiunge al consiglio negativo dell’ambasciata USA al viaggio in Italia dei loro cittadini! si sfiora il ridicolo consentendo l’apertura ai ristoranti che abbiano spazi all’aperto, quando, specie nei centri storici, i ristoranti più famosi si trovano in locali privi di questa possibilità esterna o quando per le seconde case si mettono limiti alle presenze con divieti assurdi di genitori che non possono ospitare figli o nipoti, o figli che a loro volta non possono ospitare i genitori. 

Ecco la delusione ! Evidentemente Draghi , nei settori estranei alla sua storica attività , non è riuscito a superare le resistenze dei cosiddetti esperti, avallata da ministri incompetenti, chiusi nel terrore del virus che hanno inoculato nella maggiorana della popolazione, facendole accettare privazioni della libertà superiori a qualsiasi precedente in caso di epidemie. 

Ancora oggi si mettono in luce gli aspetti numerici negativi, mentre aumenta il numero dei guariti, confermando il carattere di questo virus, pericoloso, ma non mortale, se preso in tempo, come accade per tutte le malattie. 

Quanto poi all’argomento decisivo per questi provvedimenti restrittivi che nella Costituzione vi è la tutela della salute, sarà bene ricordare che nel primo articolo della stessa Costituzione si afferma essere il lavoro la fondamenta dello Stato , e non la disoccupazione che ha raggiunto cifre impressionanti e la cessazione di decine e decine di migliaia di attività! 

Forse il primo articolo ha meno peso ?

Domenico Giglio

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