Il presente articolo è stato
pubblicato sul periodico "Il Tricolore". E l'articolo veniva
pubblicato anche sul blog a condizione che se ne citasse la provenienza.
Ciò non è avvenuto in prima battuta per mera dimenticanza del webmaster, che se
ne scusa con l'Autore e con i Responsabili de "Il Tricolore".
Il caldo fa brutti scherzi.
Chi abbia vissuto le vicende
dei movimenti monarchici, se non dall’origine, ma almeno dagli anni ’50 del
secolo scorso, noterà che oggi negli stessi movimenti non compaiono mai nominativi
degli esponenti di allora, parlamentari o dirigenti.
Il fenomeno riguarda anche
gli altri schieramenti, dove, scomparsi i partiti tradizionali, non vediamo nei
nuovi schieramenti nomi che richiamino gli esponenti di spicco della cosiddetta
“prima repubblica”.
Questa assenza è però per noi particolarmente grave e
dolorosa perché con la scomparsa dei lontani esponenti monarchici sono andate
disperse testimonianze ed eventuali archivi che rendono difficile oggi la
ricostruzione delle vicende passate.
Tranne Covelli, il cui archivio è parte
alla Camera dei Deputati, che ha potuto stampare così tutti i suoi discorsi parlamentari
e parte al comune di nascita e Lucifero, ministro della Real Casa, i cui
archivi sono stati donati fortunatamente ad un nipote, il Marchese Armando
Lucifero, ed al comune di Crotone, non risultano altre donazioni.
Alcuni esponenti
non ebbero figli ( ad esempio Cantalupo ), altri figli che premorirono ( ad
esempi Achille Lauro), altri con figli,senza ulteriori eredi, per cui il loro ricordo
si è perso totalmente. Questa perdita della loro memoria è triste perché nei movimenti
monarchici abbiamo avuto ad alto livello sia i politici, oltre ai già citati
Covelli e Cantalupo, come Cesare Degli Occhi, Orazio Condorelli, Enzo Selvaggi,
tutti nomi citati a titolo indicativo e non esaustivo, storici come Gioacchino Volpe,
Emilio Faldella, Piero Operti, Mario Viana, giornalisti come Alberto Bergamini ed
Alberto Consiglioe poi ancora ambasciatori, da Raffaele Guariglia ad Armando Koch
e Guido Rocco,un giurista insigne come Alfredo De Marsico, rettori d’università.
come Papi, Allara, Menotti De Francesco, Origone, Paratore, valorosi soldati e
marinai da Carlo Delcroix a Raffaele Paolucci di Valmaggiore ( MOVM), Ettore Viola
di Cà Tasson (MOVM), Francesco Aurelio Di Bella (MOVM), Gino Birindelli ( MOVM),Pier
Arrigo Barnaba di Buia (MOVM), Edgardo Sogno ( MOVM) ed ancora gli Ammiragli Mariano,
Galati, Rogadeo, i generali Antonino Cuttitta,Ercole Ronco, Leonetto Taddei,
Prospero Del Din, padre di due Medaglie d’Oro della vera Resistenza patriottica,
una alla memoria del figlio Renato e l’altra della figlia Paola, ancor oggi fortunatamente
vivente.
Tutti nomi di persone che erano per noi, allora giovani, un esempio di
vita e di valori morali e la vivente testimonianza che sotto la bandiera della Monarchia
Sabauda si raccoglieva la parte migliore della società italiana.
Domenico Giglio.
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