Domenico Giglio
E’ incredibile che le repubbliche non
abbiano migliori date per celebrare la loro
nascita, date che andrebbero invece
dimenticate per il loro intrinseco carattere partigiano, se non addirittura contrario ai principi che vorrebbero
esaltare.
Cominciamo dalla Francia che celebra
il 14 luglio un eccidio quale fu la cosiddetta “presa della Bastiglia”.
La storia dice che nella famosa Bastiglia, assunta dai
repubblicani come simbolo
del potere monarchico, in quel
famoso giorno, non vi
erano che alcuni
detenuti comuni ed
una modesta guarnigione, che fu
quasi del tutto trucidata , per cui
richiamare libertà e
fraternità è offensivo
per entrambi i
termini dal momento
che trattata la
resa della fortezza , con salvezza
della vita dei
superstiti, la stessa resa fu disattesa
ed il comandante della Bastiglia,
De Launay, fu decapitato
e la sua
testa mozza innalzata
su una picca!
Inoltre, sempre per la storia, la Francia
rimase Regno ancora per diversi anni e ben altre date potevano essere
ricordate, come, ad esempio quando fu approvata
la dichiarazione dei diritti dell’uomo,
che aveva un ben diverso valore e
significato e che
avvenne ancora sotto Luigi XVI,
quando sembrò che si
potesse arrivare ad una Monarchia
Costituzionale.
Venendo poi
all’Italia ricordare il 2 giugno
quale “festa” della
repubblica, suona offesa a
quella, quasi metà, degli elettori
che avevano votato
per la Monarchia
dei Savoia e anche
sul 25 aprile
“festa nazionale”, molto ci sarebbe
da discutere. Anche qui potevano
essere scelte altre
date , come il famoso, oggi
dimenticato, 4 novembre che
aveva vista la
sola grande vittoria dell’Italia unita ed a proposito delle
ricorrenze ricordiamoci che
la grande festività
dell’Italia Monarchica, era la prima domenica di giugno, “Festa dello Statuto”,
cioè di
quella Carta Costituzionale che
dal 1848, aveva accompagnato
e guidato la
nostra storia unitaria.
Le affermazioni dell'Ing. Giglio sono,come al solito,impeccabili. Tutti i monarchici dovrebbero ringraziarlo pubblicamente,e diffondere il più possibile,quanto scrive. Sulla metà degli Italiani che votò Monarchia nel 1946,ricordo che il segretario particolare di Togliatti (comunista e repubblicano come il suo Capo) Massimo Caprara,ci fece sapere quello che il c.d. Migliore gli riferì sul risultato referendario:"parto PILOTATO".
RispondiEliminaAndreotti sgridò Caprara,ma non volle smentirlo. Perché era un fatto VERO. Da insabbiare per i repubblicani,non era una panzana.
Ergo:la Monarchia vinse (forse di poco,ma vinse) il 2 giugno.
Pietro Pisu*Cagliari.