NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

domenica 23 luglio 2017

Trecento anni fa la prima pietra del mito Superga

È tra le mete turistiche più visitate del Piemonte

La corona per re Umberto
Oggi, alle 15,30 sarà deposta una corona di alloro alla statua di re Umberto I nel piazzale della Basilica, restaurata in occasione dell’anniversario

È tra le mete turistiche più visitate del Piemonte con il Museo Egizio, la Reggia di Venaria e il santuario di Oropa. Dai turisti, soprattutto, perché i torinesi la osservano dal basso, pensano di esserci già stati da bambini e ci vanno poco. Così, un’occasione per ritrovare la Basilica di Superga, per scoprire che negli ultimi decenni lavori per milioni l’hanno ormai interamente restituita all’antica bellezza, sono gli appuntamenti che in questo weekend celebrano il 300° anniversario della posa della prima pietra della «Real Basilica», frutto di un voto fatto nella Torino sotto assedio del 1706. La città è invasa dall’esercito franco-spagnolo di Luigi XIV e le milizie piemontesi, insieme alle truppe alleate austriache, sono in difficoltà. «Il duca Vittorio Amedeo II e il principe Eugenio di Savoia-Soissons - ricorda Giovanni Seia, che oggi dalle 15 coordinerà la sessione storica del convegno dell’anniversario - salgono sul colle per osservare dall’alto il campo di battaglia e in una piccola chiesa fanno il voto: in caso di vittoria faranno costruire in quello luogo una basilica in onore della Madonna». Dopo una dura battaglia e il sacrificio di Pietro Micca la città è liberata. «I morti sono 3000 tra gli austriaci, 8000 tra i francesi. Dopo il Te Deum di ringraziamento in Duomo, Vittorio Amedeo II tiene fede al voto. La prima pietra viene posata il 20 luglio 1717, l’inaugurazione avverrà nel 1731». 
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