Settantuno
anni fa, il 2 giugno 1946, il popolo italiano decise attraverso il referendum
che fosse giunto il tempo di passare alla forma istituzionale della Repubblica.
Ma, dopo tutti questi anni, molti nostalgici non hanno mai dimenticato la
monarchia, e molti ne desiderano il ritorno. A questo proposito, è rilevante
l'iniziativa del Club Reale "Savoia" di Corato, appartenente
all'Unione Monarchica Italiana, che ha organizzato nella serata di sabato 1°
luglio un convegno dal titolo "Da Caporetto a Vittorio Veneto, la storia
si ripete?" presso lo Sporting Club di Bisceglie.
Diversi
ospiti sono intervenuti in merito al tema monarchico: ai saluti il Dott.
Francesco Di Reda, Presidente dello Sporting Club di Bisceglie; Avv. Francesco
Spina, Sindaco di Bisceglie; Rag. Oronzo Cassa, Segretario Nazionale Unione
Monarchica Italiana. Il relatore è stato il Prof. Avv. Marco Grandi, storico;
le conclusioni sono state affidate all'Avv. Alessandro Sacchi, Presidente
Nazionale Unione Monarchica Italiana. Ha presentato e moderato l'incontro il
giornalista Franco Tempesta. Al termine del convegno è stata organizzata una
cena sociale presso il Ristorante "Profumi e Sapori" con la presenza
della "New Orchestra" che ha presentato un "Omaggio ai grandi
della musica italiana ed europea".
In
un'intervista a cura della nostra redazione, il Presidente Nazionale U.M.I.
Alessandro Sacchi ha sviscerato diverse tematiche trattate nel corso del
convegno.
D-
A settant'anni dal referendum del 2 giugno 1946, che decretò la nascita della
Repubblica italiana, cosa vuol dire essere monarchici?
R-
Bisogna partire da quella data per avere una fotografia di ciò che è stata la
monarchia, ma il modello non è quello, bensì la monarchia come meccanismo
costituzionale come esiste adesso in Europa; saremmo dei pazzi se proponessimo
lo stesso modello di settant'anni fa. Trovo molto interessante, allo stato
attuale, il funzionamento della monarchia in Europa: le più grandi democrazie
parlamentari del pianeta sono le monarchie costituzionali europee. E' proprio
questo il modello da cui bisogna ripartire: il re arbitro, terzo e imparziale,
custode della libertà costituzionale e delle tradizioni, autentico interprete
della nazionalità, territorialità, sovranità. Il popolo sovrano che si
riconosce in un capo dello Stato terzo e imparziale: è questo che bisogna
cercare di realizzare oggi in Italia.
[...]
https://www.barlettaviva.it/notizie/la-monarchia-un-desiderato-ritorno-convegno-a-cura-dell-umi/
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