NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

giovedì 13 luglio 2017

Un Paese in retromarcia


di Marcello Veneziani
Sono riusciti a rendere serie le cose ridicole e a ridicolizzare le cose serie. Dico i media, la Boldrini, Fiano, Sala, Renzi e compagnia cantante. Sono riusciti a ritenere un pericolo per la democrazia qualche bischerata da spiaggia, il mercatino web sul fascismo, il vintage e perfino i vini, le battute, i busti del duce.
E in questo modo sono riusciti a ridicolizzare e sputtanare, le istituzioni, le leggi, oltre che il fascismo storico e l’antifascismo storico, che furono cose serie.
Bel risultato, complimenti. Ed è bastato un tweet infelice del deputato Corsaro contro Fiano, il firmatario della legge fasciofoba per far dire: visto, avevamo ragione, ci vuole la legge.
Come se ci volessero leggi speciali per punire le battute infami. Lo “scritto Corsaro” dimostra che una legge liberticida avvelena gli animi e oscura le menti.
Proviamo a fare un bilancio di questa grottesca polemica nata da Insolazione & Desolazione, anzi di questa folle corsa a marcia indietro nella storia.
La retromarcia su Roma. Nell’anno in cui si dovrebbe parlare del comunismo, che nacque giusto cent’anni fa, il comunismo sembra archeologia e il fascismo sembra ancora in piedi, benché morto e sepolto molti decenni prima.
[...]

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