Segnaliamo questo articolo (meritevole a nostro giudizio di
qualche correzione per una migliore comprensione) di Michele Frattallone, Presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, di cui
estrapoliamo il seguente brano:
[...]
Dopo quella data Mussolini intraprese una linea diversa e
organizzò il partito nazionale fascista che poi si evolve in regime
totalitario, al tempo stesso si crearono dissensi, contrasti e pericolosa
competizione fra monarchia e fascismo con tutte le conseguenze che seguirono e
il finale con la caduta del fascismo il 25 luglio 1943 e successivamente il
referendum del 2 giugno 1946. Re Umberto II scelse l’esilio nel territorio
dello Stato Portoghese e tutto per una guerra perduta ma dalla gerarchia
militare non voluta.
Non credo sia errato potere
rispolverare il passato che distrattamente i politici hanno voluto
sorvolare il tempo che fu, perché’ credettero e credono che gli
episodi storici non siano utili per confrontarsi con il presente.
Seguo da giorni molti dibattiti
trasmessi dalla televisione italiana e percepisco che mai come in questo
periodo, il partito che si esprime di centro-sinistra e altri di estrema
sinistra, dopo trascorsi settantadue anni, tale partito di centro-sinistra e
movimenti di sinistra, con i loro membri e dirigenti che sono al vertice della
loro politica a vitalizzare l’odio permanente contro il partito o movimenti di
destra. Il clima che si respira non aiuta a condizionare gli effetti
dell’inaspettata recrudescenza della cultura fascista, descrivendola tale come
un demone pericoloso per il popolo italiano.
Questo comportamento politico
espresso dai partiti di centro-sinistra, non crede che la storia sia storia
e va rispettata integralmente perché’ in ognuno di noi cittadini italiani,
percorrono il corso della nostra vita e poi come si potrebbe negare che da
sempre nel nostro io, alloggiano una porzione del male e una porzione del bene.
Poi decidiamo come gestire le
tali due porzioni che maturano il carattere di ogni persona individuale e
cittadina. Per motivi culturali, da cittadino italiano non sono mai stato
iscritto ad alcun partito politico, ma eccezionalmente sono stato iscritto al
Partito Nazionale Monarchico, nel ruolo di dirigente giovanile di tale partito
ed ho avuto l’opportunità e l’onore di conoscere personalmente Sua Maestà
Umberto II, Re d’Italia, e ricordo che mi salutò con due semplici parole:
l’Italia innanzitutto!
[...]
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