NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

domenica 27 agosto 2017

Monarchia Sociale e Comunità Nazionale

PROPOSTA DI LEGGE ANGELINI-CAPPUGI

3) Per la difesa dei lavoratori, ed anche della sana iniziativa privata, da alcune manovre del grande capitalismo. La concreta esperienza di questi ultimi anni mostra come la vita dell’operaio nella azienda, e quindi la sua tranquillità di lavoro (e non soltanto la tranquillità privata di uno o di alcuni operai, che pure porrebbe in ogni modo un problema di Giustizia; ma lo status economico di una cittadinanza, il che pone un concreto problema di pubblico interesse) sono insidiati da una tipica manovra capitalistica: il ridimensionamento, o addirittura la chiusura, di alcune aziende per trasferire altrove i capitali in esse investiti, concentrandoli su altre aziende o trasferendoli in altri Paesi le cui condizioni assicurino un superprofitto. Da questa manovra — tipica del grande capitale — bisogna efficacemente difendere e il diritto dei lavoratori, e il pubblico interesse del mercato sul quale la manovra si attua, e lo stesso bene comune nazionale allorché essa implica — come spesso implica — trasferimento di capitali del mercato italiano e mercati esteri.
A tutti questi fini risponde benissimo la proposta

di legge n. 427 sulla dichiarazione di pubblica utilità degli stabilimenti industriali inattivi degli On. Angelini e Cappugi, presentata il 27 novembre 1953, e non ancora presa in esame dalla speciale Commissione Parlamentare nominata poco dopo per riferirne. L’insabbiamento della proposta di legge in oggetto è tipica di quella collusione di interessi che, pur senza una esplicita volontà delle due parti, si verifica tra la difesa del capitalismo da parte delle correnti reazionarie della destra economica e sociale e l'estremismo socialcomunista. Quelle correnti, infatti, non vogliono consentire la trasformazione in legge della proposta degli On.li Angelini e Cappugi che taglierebbe la strada ad una delle più sordide manovre di speculazione capitalistica, mentre l’estremismo socialcomunista non ha alcun interesse a tagliare la strada a tali manovre, che gli offrono una delle più facili occasioni di speculazione propagandistica. E' uno dei tanti esempli, questo, che dimostrano come non si possa sostenere la lotta contro l’estremismo socialcomunista se prima, o almeno contemporaneamente, non si affronti con coraggiosa energia e con radicale decisione la lotta contro la reazione capitalistica. Il Congresso affida al Gruppo Parlamentare della Camera il mandato specifico di usare tutti gli strumenti della procedura parlamentare clic possono essergli disponibili allo scopo di trarre la proposta di legge degli On. Angelini e Cappugi dall'insabbiamento cui sembra evidente che la si voglia condannare, e di sostenerla validamente così in Commissione come in Assemblea onde procurarne al più presto l’approvazione da parte della Camera dei Deputati. Ciò ottenuto, lo stesso mandato viene affidato al Gruppo Parlamentare del Senato perché curi il perfezionamento della emanazione di questa legge senza ulteriori manovre ritardatrici.

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