3) Per la difesa dei lavoratori, ed
anche della sana iniziativa privata, da alcune manovre del grande capitalismo.
La concreta esperienza di questi ultimi anni mostra come la vita dell’operaio
nella azienda, e quindi la sua tranquillità di lavoro (e non soltanto la tranquillità privata di uno o di alcuni operai, che pure porrebbe in ogni modo
un problema di Giustizia; ma lo status economico di una cittadinanza, il che
pone un concreto problema di pubblico interesse) sono insidiati da una tipica
manovra capitalistica: il ridimensionamento, o addirittura la chiusura, di
alcune aziende per trasferire altrove i capitali in esse investiti,
concentrandoli su altre aziende o trasferendoli in altri Paesi le cui condizioni
assicurino un superprofitto. Da questa manovra — tipica del grande capitale —
bisogna efficacemente difendere e il diritto dei lavoratori, e il pubblico
interesse del mercato sul quale la manovra si attua, e lo stesso bene comune
nazionale allorché essa implica — come spesso implica — trasferimento di capitali
del mercato italiano e mercati esteri.
A tutti questi fini risponde
benissimo la proposta
di legge n. 427 sulla dichiarazione
di pubblica utilità degli stabilimenti industriali inattivi degli On. Angelini e
Cappugi, presentata il 27 novembre 1953, e non ancora presa in esame dalla
speciale Commissione Parlamentare nominata poco dopo per riferirne. L’insabbiamento
della proposta di legge in oggetto è tipica di quella collusione di interessi
che, pur senza una esplicita volontà delle due parti, si verifica tra la difesa
del capitalismo da parte delle correnti reazionarie della destra economica e
sociale e l'estremismo socialcomunista. Quelle correnti, infatti, non vogliono consentire
la trasformazione in legge della proposta degli On.li Angelini e Cappugi che
taglierebbe la strada ad una delle più sordide manovre di speculazione capitalistica,
mentre l’estremismo socialcomunista non ha alcun interesse a tagliare la strada
a tali manovre, che gli offrono una delle più facili occasioni di speculazione
propagandistica. E' uno dei tanti esempli, questo, che dimostrano come non si
possa sostenere la lotta contro l’estremismo socialcomunista se prima, o almeno
contemporaneamente, non si affronti con coraggiosa energia e con radicale
decisione la lotta contro la reazione capitalistica. Il Congresso affida al Gruppo
Parlamentare della Camera il mandato specifico di usare tutti gli strumenti
della procedura parlamentare clic possono essergli disponibili allo scopo di trarre
la proposta di legge degli On. Angelini e Cappugi dall'insabbiamento cui sembra
evidente che la si voglia condannare, e di sostenerla validamente così in
Commissione come in Assemblea onde procurarne al più presto l’approvazione da
parte della Camera dei Deputati. Ciò ottenuto, lo stesso mandato viene affidato
al Gruppo Parlamentare del Senato perché curi il perfezionamento della
emanazione di questa legge senza ulteriori manovre ritardatrici.
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