Non
è la prima volta, e non sarà nemmeno l’ultima, in
cui sottolineeremo positivamente l’atteggiamento delle Poste
di altri paesi, retti in regime repubblicano, nei confronti di anniversari riguardanti Sovrani o
altre personalità delle Case Reali che avevano
regnato in quei paesi prima del cambio
istituzionale.
La Serbia ha
ricordato l’anniversario della nascita del Re
Alessandro, il Montenegro la Principessa Elena divenuta
poi Regina d’Italia, l'Austria ha commemorato nel 2014 il centenario
dell’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando e, nel 2016, quello
della morte dell'Imperatore Francesco Giuseppe;
la Francia, infine, ha dedicato una emissione a Gioacchino Murat,
Maresciallo dell’Impero napoleonico ed anche Re di
Napoli, nel duecentocinquantesimo della nascita.
Senza
dubbio le Poste bulgare si sono
dimostrate tra le più rispettose della storia
nazionale e della Dinastia che i comunisti, impadronitisi del
potere totalitario con la forza delle armi sovietiche, avevano estromesso
nel 1946, costringendo all’esilio il giovane
Re con la madre, la Regina Giovanna, quartogenita
del Re Vittorio Emanuele III e dunque
sorella del Re Umberto II.
Per
il centenario, nel 2008, della completa indipendenza bulgara dall'Impero
Ottomano e della Costituzione del
Regno,
le Poste bulgare infatti emisero uno splendido
francobollo, inserito in un ancor più bello
foglietto, con l’effigie del Re Ferdinando I che, nei suoi
tre decenni al vertice dello Stato, ha creato, anche urbanisticamente, la
Bulgaria moderna. Le stesse Poste nel 2013 emisero uno splendido
francobollo dedicato, nel 70mo anniversario della morte, all'amato Re Boris III
scomparso prematuramente nel 1943.
Ed
ora ecco il francobollo per onorare gli 80 anni di Re Simeone II (16 giugno
2017) che, rientrato in Patria nel 1996 dopo mezzo secolo di esilio, si è messo
al servizio del suo popolo e, dopo essere stato eletto Primo Ministro, con la
sua autorevolezza e credibilità internazionale, superando gli enormi problemi
ereditati dalla dittatura, è stato l'artefice dell'ingresso del paese nella
Unione Europea - ingresso da lui firmato nel 2005 - che ha
rappresentato il definitivo ritorno della Bulgaria nella Europa libera e
democratica.
Questo
francobollo, così significativo, è stampato in un foglietto e
reca il ritratto del Re unito in coppia
con una vignetta dove appare il
padre, Re Boris, che si affaccia da
una locomotiva, immagine particolare perché ricorda una
passione di questo Sovrano per la
guida dei treni. Esso è senz'altro un
ulteriore omaggio delle Poste bulgare ai
due Re e rievoca ai bulgari la cara memoria di Re
Boris che il regime comunista, come da sue consuetudini di
stravolgimento e nascondimento della storia, aveva cercato di obliare a chi,
per motivi anagrafici, non lo aveva mai conosciuto, come
è anche tuttora sconosciuto il luogo in cui
il regime seppellì la Salma, ad eccezione del cuore nascosto
dai Monaci ortodossi e conservato, in una teca, nel celebre
e meraviglioso Monastero di Rjla dove nel 2002 si recò in preghiera
il Santo Papa Giovanni Paolo II.
Domenico
Giglio
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