Più grande del dolore per la morte di Umberto II deve essere il rimorso di quanti hanno privato l'Italia di questo Re.
Per oltre trentotto anni ho avuto l'onore e la ventura d'essergli vicino. Mi aveva conosciuto a Salerno nel febbraio del 1944, quando ero ministro nel governo Badoglio. A maggio, mentre ero prefetto del Regno a Bari volle vedermi. Affabile e gentile, come sempre, mi disse: «Ho letto alcuni suoi libri e so che lei proviene dal partito di Giacomo Matteotti. Siamo,d'accordo: libertà individuale e giustizia sociale. E siccome all'imminente liberazione di Roma, mio padre mi nominerà suo Luogotenente Generale, vuole lei essere il mio ministro della Real Casa? ».
Così, un mese dopo, cominciò una collaborazione durata sì a lungo.
[...]
[...]
http://www.reumberto.it/presente.htm
Nessun commento:
Posta un commento