Il secolo XIX è l’epoca delle macchine e quindi l’epoca della borghesia, inizia e si sviluppa l’industria, in Inghilterra specialmente, successivamente in Francia, in Germania, il capitalismo è l’espressione di questa economia del lavoro operaio, dell’investimento di capitali, delle macchine, dell’industria che sostituisce l’artigianato, e nascono, appunto, nuove classi sociali, la classe operaia e la borghesia, quest’ultima possiede gli strumenti per produrre, le macchine, la terra, i capitali, il proletariato possiede esclusivamente il lavoro e non ha mezzi di produzione in suo possesso. In Italia, che ancora non esiste come Italia ma nelle sue divisioni più o meno regionali, esistono punte di capitalismo specialmente nel Nord ma anche nel Sud, qualcosa esisteva. La nascente borghesia si rende conto di non avere voce, rappresentanza, il potere essendo legato alle monarchie e all’aristocrazia, da ciò la ribellione, anzi la rivoluzione, cambiare sistema, evidentemente l’aristocrazia, l’alto clero, le monarchie si opponevano a concedere rappresentanza alla borghesia e a darle facoltà legislativa, meno ancora la concedevano al proletariato.
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