Ci è toccato ascoltare il triste annuncio riferito ad una Sovrana che col suo garbo, la sua intelligenza, il suo profondo senso del dovere, ha perfettamente incarnato la regalità.
Che è virtù difficile, di apprendimento secolare, trasmessa di generazione in generazione e perfettamente impersonata dalla Regina Elisabetta II.
All'unanime commozione ci associamo, nel nostro piccolo, noi dal nostro piccolo blog.
Allo stesso tempo guardiamo con invidia e speranza alla naturale successione al Trono, che è più della normale amministrazione del titolo di Capo dello Stato.
E' il fondersi di una persona, di una Casa, con la storia e l'anima intere di una Nazione e accompagnarla e rappresentarla nel corso dei secoli, al di sopra di ogni divisione politica.
Auguriamo al nuovo Re lunga vita e tanta saggezza in funzioni che tanto sono pratiche quanto toccano il trascendente nell'essere parte di un sentimento collettivo, nazionale e, nel caso della Corona inglese, anche sovranazionale.
Come diceva Francesco Crispi "La Monarchia unisce" e difatti vediamo anche tanti repubblicani dolersi per la perdita di quello che dall'Italia hanno voluto a tutti costi cacciare.
Lo sapevamo.
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