NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

venerdì 13 dicembre 2019

Maria José del Belgio: la “Regina di Maggio” che fu l’ultima Sovrana d’Italia



di Giovanna Francesconi

Maria Josè nacque nel 1906, figlia di Alberto (divenuto re Alberto I nel 1909) e di Elisabetta di Baviera, figlia di Carlo Teodoro, fratello di Sissi. Destinata fin da piccola a sposare Umberto di Savoia, dopo le prime scuole in Belgio fu mandata a studiare a Firenze. Sposò Umberto nel 1930 e si stabilirono a Torino.

Nonostante il loro fosse definito un matrimonio d’amore non lo fu affatto

Umberto aveva ricevuto un’educazione molto severa, era religioso, ligio all’etichetta, alla vita di corte, obbediva ciecamente al padre anche quando era in disaccordo, Maria José, cresciuta in una corte libera e illuminata, non amava i cerimoniali di corte, le occasioni mondane, preferiva la vita semplice in compagnia di amici e persone che la interessavano veramente, era indifferente alla religione e scandalosamente ”moderna”, fumatrice e bevitrice. Non erano davvero una coppia ben assortita.
A Torino Maria Josè fece ‘salotto’ per conto suo, ricevendo artisti, filosofi e personalità di vario tipo in completa indipendenza dal marito, occupato con la vita militare e disinteressato alle frequentazioni della moglie. Nel 1933 si trasferirono a Napoli, dove restarono fino all’inizio della seconda guerra mondiale. Qui nacquero Maria Pia nel 1934, Vittorio Emanuele nel 1937 e Maria Gabriella nel 1940. L’ultima figlia, Maria Beatrice, nacque a Roma nel 1943, dopo il trasferimento al Quirinale.

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