La scelta toponomastica risale ad una quarantina di anni fa. L'iniziativa fu dello scrittore Armando Meoni, allora consigliere socialista.
A Carrara si è discusso per anni se innalzare o meno un monumento a Gaetano Bresci, l'anarchico che uccise nel 1990 il re Umberto Primo, mentre in questi giorni a Prato la discussione che agita la città laniera è se revocare o meno l'intitolazione di una strada al regicida: l'iniziativa è dell'associazione di sentimenti monarchici Nastro Azzurro, che ha presentato in Comune, amministrato dal centrodestra, una settantina di firme per chiedere che via Bresci cambi nome.
La notizia è stata pubblicata dalla cronaca locale de La Nazione che ha anche indetto un referendum sul proprio sito: ad ora i contrari al cambio di nome sono oltre il 70%. La via che porta il nome di Bresci, tra l'altro, è una specie di strada fantasma in cui non è residente nessuno: è in realtà un tratto di asfalto che costeggia Piazza del mercato nuovo, sulla quale si affacciano solo due o tre capannoni.
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