Egr. Direttore,
fra le tante date storiche umanamente significative del calendario italiano, ritengo s’annoveri anche quella del 28 agosto 1944: in quella data, dopo quasi un anno di privazioni e torture fisiche e psicologiche, morì nel campo di concentramento nazista di Buchenwald la Principessa Mafalda di Savoia, Langravia d’Assia, figlia della Regina Elena.
Catturata dai nazisti con l’inganno a Roma il 22 settembre 1943, non curata adeguatamente per giorni dopo essere rimasta ferita in un bombardamento che coinvolse il campo, la Principessa morì, pregando i suoi compagni di sventura di ricordarla come una di loro.
Da sempre nemici di Casa Savoia, i nazisti la seppellirono a Weimar sotto una lapide che recitava “Una donna sconosciuta”, ma fu ritrovata, dopo ricerche impegnative, da cinque marinai di Gaeta e restituita alla memoria del mondo, testimone umile e silenziosa di atrocità che il mondo non avrebbe più dovuto sperimentare.
Dr. Alberto Casirati
Presidente Istituto della Reale Casa di Savoia (fondato nel 2002)
https://www.cancelloedarnonenews.it/mafalda-di-savoia-vittima-innocente-dei-nazisti/
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