Di Aldo Snello
13 Agosto 2022
In una Repubblica che da vent’anni vive di scossoni, di elezioni richieste a gran voce ma che non hanno luogo, di una classe politica delegittimata e soppiantata dai tecnici, c’è chi si batte per un’alternativa: la Monarchia. Non in modalità nostalgia, ma come proposta istituzionale per il futuro, soprattutto in vista delle elezioni del 25 settembre.
Da presidente dell’Unione Monarchica Italiana, come si approccerà alle prossime elezioni del 25 settembre?
«Le prossime elezioni sono state fissate, non credo per caso, in un periodo complicato per andare a votare. Settembre è un mese “cerniera” tra le ferie estive e la ripresa delle attività, quindi queste elezioni si preannunciano con le oggettive difficoltà riscontrabili in una campagna elettorale sotto gli ombrelloni. Io, da presidente dell’Unione Monarchica italiana e da cittadino italiano, guardo alle prossime elezioni con attenzione ai programmi, consapevolezza e serietà, e coerenza, dove riscontrabile.»
L’UMI starà nel centrodestra o nel centrosinistra?
«L’Unione Monarchica Italiana sin dalla fondazione nel 1944, ha tenuto una posizione equidistante dai partiti e dagli schieramenti. Certo, sosterremo candidati, in tutte le liste, vicini alle nostre istanze, o dichiaratamente monarchici, come è sempre avvenuto.»
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