NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

domenica 18 ottobre 2020

Il lungo Regno di Vittorio Emanuele III

Gli anni delle tempeste (1938-1946)”.

             

Nella splendida cornice del Santuario-Basilica di Vicoforte (CN) sabato 10 ottobre 2020 si è svolto il terzo Convegno di studi sul lungo Regno di Vittorio Emanuele III, organizzato dalla Associazione di studi storici Giovanni Giolitti (ASSGG), con il concorso del Gruppo Croce Bianca e dell'Associazione di Studi sul Saluzzese, con l'egida della Consulta dei Senatori del Regno e di concerto con il Comando Militare Esercito Piemonte (presente con il Comandante Colonnello Andrea Mulciri), l'Associazione Nazionale ex Allievi della Nunziatella, l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici,  il Centro Studi Piemontesi e il Premio Acqui Storia. 

    Aperti dal Presidente della ASSGG,  Alessandro Mella, i lavori (ospitati nel teatro della Casa Regina Montis Regalis) sono iniziati con la lettura dei bene auspicanti Messaggi di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia, Duca di Savoia e Capo della Real Casa, letto dal segretario della Consulta, Gianni Stefano Cuttica, e di S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia, indirizzato al Presidente di sessione, Giuseppe Catenacci, Presidente della Associazione Nazionale ed Allievi della Nunziatella.

     Come da programma, che si allega, i lavori sono proseguiti la mattina con le relazioni dei professori Tito Lucrezio Rizzo (già Consigliere della Presidenza della Repubblica), Gian Paolo Ferraioli (Università della Campania “L. Vanvitelli”), Gianpaolo Romanato (Università di Padova), Luca G. Manenti (Università di  Trieste);  ed il pomeriggio con quelle del colonnello Carlo Cadorna, del prof. Aldo G. Ricci (già sovrintendente dell'Archivio Centrale dello Stato), del Generale Antonio Zerrillo, del filmografo  Giorgo Sangiorgi e  di Aldo A. Mola, Presidente della Consulta e coordinatore del Convegno.

    Il prof. Gianni Rabbia, Consultore, ed Alessandro Mella hanno presentato il volume “Il lungo regno di Vittorio Emanuele III – Parte I- Dall'età giolittiana al consenso per il regime, 1900-1937” (ed. Bastogi Libri, pp.440) che raccoglie gli Atti dei convegni precedenti.

     Infine il Vicepresidente del Gruppo Croce Bianca, Carlo Maria Braghero, ha rievocato il conte Alessandro Cremonte Pastorello di Cornour, mecenate e filantropo, Consultore dal 1990 e Vicepresidente anziano della Consulta dal 2003; la prof. Cristina Vernizzi ha ripercorso l'opera di Romano Ugolini, già Presidente dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano e Premio Acqui Storia alla carriera (2019).

     Nell'intervallo il Gruppo Croce Bianca e l'Associazione Italiani Monarchici, presieduta da Stefano Tarenghi, hanno recato corone di alloro alle Reali Tombe di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena nella Cappella di San Bernardo del Santuario-Basilica, loro riservata dal vescovo di Mondovì, Mons. Luciano Pacomio, che accolse l'istanza di S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia e del Presidente della Consulta (13 aprile 2013), come ricordato da Aldo A. Mola.

  Ai lavori ha assistito un pubblico folto e partecipe. Dalle relazioni, che saranno pubblicate all'inizio del 2021 (alcune vengono anticipate nel sito della ASSGG: giovannigiolitticavour.it) è emerso che, malgrado le “narrazioni”, anche negli anni più difficili, della tracotanza e dell'isolamento del sovrano, l'Italia non fu mai diarchia. Rimase monarchia. Il Re lo mostrò il 25 luglio 1943 quando, egli solo, decise la svolta che avviò dalle rovine alla ricostruzione. Vittorio Emanuele III – è stato sottolineato - il 9 maggio 1946 partì dall'Italia per l'estero cittadino di pieni diritti e così rientrò in Patria il 17 dicembre 2017, con gli onori di Capo di Stato.

 

Torre San Giacomo, 12 ottobre 2020

 

            Il Segretario                                                                Il Presidente           

      Gianni Stefano Cuttica                                                     Aldo A. Mola

                             


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