Le parole del presidente dell'UMI Alessandro Sacchi.
'Partiamo da un esempio:
Immaginiamoci che la Sicilia (regione autonoma a statuto speciale), domani
mattina l'assemblea regionale siciliana, votasse a maggioranza, di celebrare un
referendum #monarchia - repubblica in Sicilia, fissa una data (che lo potrebbe
fare), sennonché questa legge che è stata emanata in una regione sicché a
statuto speciale appartenente alla repubblica italiana, sarebbe sindacabile
dalla corte costituzionale. Quest'ultima dunque dovrebbe dire: fermi tutti!
Questo referendum non si può fare, perché l'articolo 139 della costituzione
afferma che: l'Italia è unica e indivisibile e poi che la forma istituzionale
non può essere oggetto di revisione, pertanto questo referendum non si può
fare'.
Cosa accadrebbe in caso
contrario?
'Nel momento in cui la
regione siciliana lo facesse comunque, si mette fuori dalla costituzione,
diventa una rivoluzione ed è chiaro che le rivoluzioni si reprimono (per
adoperare un termine che contiene tutto), cioè vanno fermate in un modo o in un
altro.
L'auspicio è dunque quello
che i rivoltosi, vengano messi sotto processo per attentato alla costituzione,
perché quest'ultima (quella spagnola) che è una delle costituzioni più recenti
in Europa, fu condivisa dopo la vicenda franchista e l'ascesa al trono di Re
Juan Carlos. La rivolta catalana è dunque un atto rivoluzionario, soprattutto
perché messo in atto da poteri dello stato. Puigdemont ad esempio sta giocando
con il fuoco, andrà sicuramente sotto processo perché si parla di un vero e
proprio alto tradimento'.
Cosa rappresenta dunque la
costituzione ?
La costituzione è un fatto
che appartiene a tutti ed essa dice proprio che si la Spagna è una, e quindi
che il Re è il capo di tutto lo stato spagnolo e pertanto lo ha portato a dire:
Io parlo in nome degli spagnoli e soprattutto in nome dei catalani che della
Spagna fanno parte.
Quale il ruolo del Re in
questo caso ?
Il Re, non poteva far altro
che dire: Io sono il custode della costituzione e la difenderemo. Perché la
regola del gioco non si può violare. Noi monarchici lottiamo perché la
repubblica riconosca che l'articolo 139 della nostra costituzione non funziona,
ma è da quello che si parte! Sempre nel rispetto delle regole! Esiste un potere
costituente e un potere costituito e solo il potere costituente può cambiare le
regole del gioco. Le regole si rispettano e le rivoluzioni si sedano,
possibilmente evitando di fare vittime. Non dimentichiamoci comunque che quando
c'è stato l'attentato a Barcellona, il primo a correre è stato il Re, mostrando
proprio l'espressione dell'unità nazionale che il Re incarna, ma purtroppo
questo gesto è stato dimenticato con molta facilità dagli stessi catalani.
Intero articolo consultabile al link che segue:
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