NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

giovedì 13 agosto 2015

La misura della democrazia in Italia....

Alle idiozie siamo tristemente abituati tuttavia c'è sempre qualcuno che riesce ad emergere rispetto a livelli standard già elevatissimi.

Eccone un preclaro esempio!



Scaramelli (Partito Democratico): «Un errore il sì alla manifestazione degli animalisti nel giorno del Palio. E' come autorizzare la manifestazione di monarchici nel giorno della Festa della Repubblica»


Scaramelli: «Un errore il sì alla manifestazione degli animalisti nel giorno del Palio. E' come autorizzare la manifestazione di monarchici nel giorno della Festa della Repubblica»
13-08-2015 PALIO SIENA | «Autorizzare la manifestazione contro il Palio di Siena il 16 agosto è come autorizzare la manifestazione di monarchici nel giorno della Festa della Repubblica, è un errore». A dirlo Stefano Scaramelli, Consigliere regionale di Siena, che definisce «un errore il sì alla manifestazione degli animalisti nel giorno del Palio». 

«Il Palio è - continua Scaramelli - cultura, identità, storia, coesione sociale, simbolo di Siena, della Toscana e dell'Italia, inesplicabile filo che lega il presente al passato tenendo sempre lo sguardo fisso sul futuro. Valori che anche la Regione Toscana riconosce e che, da ultimo, ha sancito votando all'unanimità la candidatura a diventare Patrimonio Mondiale dell'Unesco. Un atto che dimostra, una volta in più, l'importanza dei valori del Palio. In questi valori giace, forse unico esempio nel mondo, un'unione capace di nascere dal conflitto. A Siena il Palio non è solo carriera, è contrade, è festa, è passione, è calore, è gioia e dolore, è anima. La manifestazione andava vietata perché autorizzarla nel giorno del Palio significa rinnegare questi valori e dare corpo ai radicalismi». 

«Il diritto a manifestare è inviolabile, ma attenzione agli approcci strumentali che fanno fuori la coesione sociale. Sì alle manifestazioni e ai manifestanti, ma chi vuole manifestare lo faccia nei 363 giorni dell'anno, esclusi il 2 luglio e il 16 agosto - conclude Scaramelli -. Non solo è ingiusto e non corretto, è illegittimo, forse, anche contrario ai principi costituzionali. Siena è il Palio e il Palio è tutto per Siena. Serve il coraggio di revocare l'autorizzazione».


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