NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

sabato 22 febbraio 2014

RICORDO DELL’ ON. ALFREDO COVELLI

di Domenico  Giglio

Nato  a  Bonito, in  provincia  di  Avellino, il  22  febbraio  1914, Alfredo  Covelli ,laureato  in  lettere  classiche, giurisprudenza   e  scienze  politiche , insegnante  nei  licei, ufficiale  di  aviazione  nella  seconda  guerra  mondiale, aiutante di  campo  del  generale  Ferruccio  Ranza, inizia  la  sua  attività  politica  nella  segreteria  del  sottosegretario  ai  Lavori  Pubblici, on. Raffaele  De Caro, del  Governo  Badoglio, come  Capo  di  Gabinetto, incarico  nel  quale  viene  confermato  dal  successivo  Ministro  Tarchiani, che  a  conclusione  dell’ attività  gli  indirizza  una  bellissima  lettera  di  encomio  per  l’attività  svolta.

Terminata  questa  prima  esperienza  politica  Alfredo  Covelli, appena  trentenne,  si  adopera, date  le  sue  profonde  convinzioni  monarchiche, prima  del  referendum, per  l’unione  delle  formazioni  favorevoli  al  mantenimento  della  Monarchia, avendo  ripetuti  incontri  con  il  Ministro   della  Real   Casa  Falcone  Lucifero  e  con  lo  stesso  Luogotenente, il  Principe  Umberto. Nelle  elezioni  per  l’Assemblea  Costituente  presentatosi  nelle  lista  del  “Blocco  Nazionale  della  Libertà“, avente  come  simbolo  la  Stella  a  cinque  punte, che  riuniva  i  monarchici  del  Partito Democratico  Italiano  e  della  Concentrazione  democratica  Liberale, viene  eletto  nella  circoscrizione  di  Salerno, Avellino, Benevento e  dopo  il  referendum  partecipa   alla  fondazione  del  Partito  Nazionale  Monarchico, simbolo  “Stella e  Corona“, avvenuta nel  luglio  1946, a  Roma , nel  Teatro  della  Banca  d’ Italia, in piazza  Fontanella  Borghese, divenendone  il  Segretario  Nazionale, incarico  mantenuto  anche  nel  PDI  e   PDIUM, fino  alla  confluenza   di  gran  parte  dello  stesso  nel  MSI, nel  1972, essendo  anche  nello  stesso  periodo  Presidente  del  gruppo  parlamentare  monarchico  alla  Camera  dei  Deputati.

Uscito  dal  Parlamento, dopo  l’esperienza  non  felice  di  Democrazia  Nazionale, nel  1979   avendovi  fatto  parte  ininterrottamente  per  sette  Legislature, dal  1946, ed  avuto  un  nuovo  ruolo  nella  Comunità  Europea, Alfredo   Covelli  è  stato  Presidente  della  Consulta  dei  Senatori  del  Regno.
Oratore  tra  i  più  apprezzati  sia  alla  Camera, anche  dagli  avversari  politici, che  nelle  piazze  gremite, polemista  brillante  nelle  Tribune  Elettorali, politico  integerrimo,  Alfredo  Covelli  è  mancato  il  25  dicembre  1998   ed  al  Suo  funerale  erano  presenti  numerosi  esponenti  di  vari  partiti  politici.
La  Camera  dei  Deputati  per  onorarne  la  memoria  ha  pubblicato  nel  2011  la  raccolta  di  tutti  i  Suoi  interventi  parlamentari.



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