[...] il fatto che Carlo Alberto sia mancato il 28 luglio 1849 ed il nipote Umberto il 29 luglio 1900 ha fatto sempre oscurare il ricordo di questo Re che pure bestemmiato e pianto è l'iniziatore del Risorgimento ed ebbe anche un momento di grande favore popolare. Perciò vi invio un inno a Lui dedicato.
Domenico Giglio
Con l’azzurra coccarda sul petto,
Con italici
palpiti in cuore
Come figli
d’un padre diletto,
Carlalberto, veniamo al Tuo
piè,
e gridiamo
esultanti d’amore
Viva il Re
,Viva il
Re ,viva il Re.
Figli tutti
d’ Italia noi siamo,
forti e
liberi il braccio
e la mente
più che
morte i tiranni
abborriamo,
abborriamo più
morte il servir.
Ma del
Re che ci
regge clemente
Noi siam figli
e godiamo obbedir.
A compire
il Tuo vasto
disegno
Attendesti il
messaggio di Dio,
di compirlo,
o Re Grande,
sei degno,
Tu c’innalzi
all’antica virtù.
Carlalberto si
strinse con Pio,
il gran
patto fu scritto
lassù.
Se Ti
sfidi la rabbia
straniera,
monta in
sella e solleva
il Tuo brando,
con azzurra
coccarda e bandiera,
surgerem tutti
quanti con Te,
voleremo alla
pugna gridando :
Viva il Re
, viva il Re, viva il Re.
Inno composto dal
poeta Giuseppe Bertoldi
e musicato dal
maestro Luigi Felice
Rossi , venne eseguito per
la prima volta
in occasione delle
riforme concesse il 29 ottobre
1847 .
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