Protesta il Conte Carlo Maria Ferrari di Valle Antica: “Sbagliato il logo delle celebrazioni".
Una lettera garbata, ma ferma nei suoi propositi. Il Conte Carlo Maria Ferrari di Valle Antica, non nasconde il proprio disappunto per quanto sta accadendo in questi giorni, in occasione delle celebrazioni commemorative per il centenario della Guerra del 1915/1918, la "Grande Guerra".
"Quell'evento - spiega a nome dei monarchici umbri - vide la partecipazione di tutte le nazioni europee e dell'America e generò milioni di vittime. Fra essi anche cittadini ternani". Il Conte Ferrari di Valle Antica, ne cita uno quale esempio: "il 18enne Valentino Scarpettella, che cadde per la Patria donando la sua giovane vita all'Italia, a casa Savoia ed al suo Re, Vittorio Emanuele III".
Il suo nome è scolpito nel marmo del monumento ai caduti che si trova nei pressi dei giardini pubblici della Passeggiata, a Terni. "In quei tempi - scrive il Conte Ferrari - si andava all'attacco gridando 'Savoia' e fino al 1946 l'Italia era una monarchia, un regno retto da Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III. Per questo - afferma il Conte Carlo Maria Ferrari di Valle Antica, a nome dei monarchici umbri - ci sembra fuorviante il logo prescelto per queste celebrazioni, che raffigura un fante con un tricolore sullo sfondo. Per verità storica ed etica - conclude - la bandiera del Regno (perché in quel tempo vigeva la Monarchia) era sì un tricolore di origine repubblicana, ma con al centro la corona reale sopra la croce dei Savoia".
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