NON VI E' DUBBIO CHE UNA NAZIONE PASSATA DA UN REGIME MONARCHICO AD UN REGIME REPUBBLICANO SIA UNA NAZIONE «DECLASSATA», E CIÒ NON PUÒ NON ESSERE AVVERTITO DA CHIUNQUE ABBIA UNA SENSIBILITÀ PER VALORI I QUALI, PER ESSERE SOTTILI E IMMATERIALI, NON PER QUESTO SONO MENO REALI.

venerdì 17 ottobre 2014

Pescara, i Monarchici, “non donna di province, ma bordello”

“Oh che bel sito per una città commerciale! Buttiamo giù queste mura e costruiamo un porto su questo fiume e Pescara in men di un secolo sarà la più grande città degli Abruzzi” quella del 17 ottobre 1860 fu un vaticinio a metà di Vittorio Emanuele II, Re di Piemonte e Sardegna, che disse andando verso Teano ad incontrare il generale Giuseppe Garibaldi. E' Claudio Agostini (Consigliere Nazionale U.M.I.) a ricordarla, unione dei Monarchici, una esigua frangia di nostalgici che auspicano il ritorno del re per risolvere la crisi economica in Italia.

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http://www.giornaledimontesilvano.com/pescara-e-provincia/64-pescara-e-provincia/28409-pescara-i-monarchici-non-donna-di-province-ma-bordello.html

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